Pescara, ore decisive per il difensore: Capellini in pole, Caldirola resta un’idea

Dopo un weekend di riflessione, Pasquale Foggia, ds del Pescara dovrà prendere una decisione definitiva in merito a quale difensore svincolato mettere a disposizione di Vincenzo Vivarini. La lista dei candidati si è già ristretta e la società rossonera si sta preparando a chiudere il cerchio. A fare il punto della situazione è PescaraSport24.
Riccardo Capellini è in cima alle preferenze. L’ex centrale del Benevento, classe 1999, ha impressionato per le sue qualità tecniche ed economiche: gli è stato offerto un contratto annuale con un'opzione di rinnovo biennale in caso di salvezza. A soli 25 anni, rappresenta la soluzione più immediata e sostenibile.
La situazione è più complessa per Luca Caldirola, un difensore esperto del 1991, reduce dall'esperienza con il Monza. Le sue richieste economiche – circa 350mila euro – rendono l'affare complicato, ma il suo profilo è molto apprezzato per la sua esperienza e il suo piede sinistro. Anche se ha congelato la proposta del Benevento, il giocatore si allena con la Folgore Caratese in attesa di una chiamata dalla Serie A o B.
Negli ultimi tempi, è circolato anche il nome di Hördur Magnússon, islandese con un passato in club come Juventus, Spezia, Cesena e Panathinaikos, ma al momento questa pista non sembra molto calda. Più concreta, almeno sulla carta, è la candidatura di Koffi Djidji, ex Torino: il centrale ivoriano del 1992 è svincolato dallo scorso giugno, ma ha avuto problemi fisici. Al Toro guadagnava circa 900mila euro, ma sarebbe disposto a ridimensionare le sue pretese pur di rimettersi in gioco.
Definitivamente sfumato, invece, il trasferimento di Alex Ferrari, che ha scelto di unirsi allo United FC allenato da Andrea Pirlo.
