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Conte: "Via alla 'fase 2' con fiducia. Affrontiamo rischio calcolato"TUTTO mercato WEB
Giuseppe Conte
sabato 16 maggio 2020, 20:40Altre news
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

Conte: "Via alla 'fase 2' con fiducia. Affrontiamo rischio calcolato"

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri, è intervenuto in conferenza stampa: "Ieri abbiamo approvato il DL che da lunedì 18 maggio ci consente di entrare a pieno regime nella 'fase 2', abbiamo anche attuato il DPCM con le norme attuative. Affrontiamo la 'fase 2' con la voglia di ricominciare ma con prudenza. I dati della curva epidemiologica ci confermano che gli sforzi fatti hanno prodotto i risultati attesi. Abbiamo incrementato i controlli con i tamponi e i test sierologici, stiamo per sperimentare la App Immuni, siamo nella condizione di attraversare la 'fase 2' con fiducia e senso di responsabilità. Ora sarà importante il dialogo con le Regioni e gli Enti Locali. Abbiamo predisposto un piano nazionale di monitoraggio, con dati che ci perverranno dalle regioni. Questo ci permetterà di tenere sotto controllo la curva epidemiologica e così intervenire con misure mirate in casi circoscritti. Le Regioni dovranno far applicare le regole di distanziamento, per questo le abbiamo coinvolte e hanno elaborato protocolli insieme alle linee guida nazionali. Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrà tornare a salire. I nostri principi saranno sempre gli stessi: la tutela della vita e della salute dei cittadini, ma dobbiamo declinarli diversamente nella 'fase 2'. Dobbiamo accettare il rischio, altrimenti non potremo mai ripartire. Non possiamo permetterci di aspettare il vaccino. I principali contenuti del DL e del DPCM sono i seguenti: via alle autocertificazioni, all'interno delle Regioni ci si sposterà liberamente, si potrà andare in un negozio, al lago, al mare, riprende la vita sociale, ma rimane il divieto per chi è positivo o in quarantena o ha sintomi riconducibili al Covid-19. Resta il divieto di creare assembramenti. Bisognerà rispettare la distanza di un metro e portare con sé sempre la mascherina, da indossare in alcuni specifici luoghi, raccomandiamo di indossarla al chiuso o all'aperto laddove non si possono rispettare le distanze. Da una Regione all'altra ci si potrà spostare per i motivi già noti: salute, necessità, lavoro. Alla scadenza valuteremo i dati e capiremo se saranno incoraggianti, allora potremo forse tornare a muoverci senza limitazioni. Dal 3 giugno ci si potrà spostare anche negli stati della UE, si creeranno le premesse per la ripresa del turismo. Riaprono i negozi di vendita al dettaglio, i servizi per la cura della persona, ristoranti, bar, pasticcerie, pub, ma solo a condizione che le Regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo, la stessa cosa per gli stabilimenti balneari.

Dal 18 maggio anche le celebrazioni liturgiche, ma ovviamente bisognerà rispettare le misure di sicurezza. Ripartono anche gli allenamenti collettivi di squadra, perciò anche quelli del calcio. Riaprono i musei. Dal 25 maggio piscine, centri sportivi. Dal 15 giugno teatri e cinema. Le Regioni saranno libere di ampliare le misure o restringerle. Le attività commerciali e di ristorazione dovranno attenersi a linee guida. Servirà cautela, attenzione da parte di tutti. In particolar modo per quelle regioni, come la Lombardia, che stanno combattendo la battaglia più dura. Particolare attenzione abbiamo dedicato alle persone con disabilità. Il disagio sociale non sparirà di colpo. Sono consapevole che il decreto rilancio non sarà la soluzione per tutti i mali, ma noi con questa manovra gettiamo un ponte per contenere l'impatto di questa crisi. Abbiamo introdotto misure importanti per il nostro futuro, per la scuola, per l'università, per la ricerca. E' un'emergenza che ci sta assorbendo tutti, ma non è questo il momento di riprendere fiato. Adesso più che mai dobbiamo correre e far correre l'economia. Nelle prossime ore ci dedicheremo al decreto sulle semplificazioni e lavorerò al piano europeo per questa emergenza. Con il decreto sulle semplificazioni renderemo più rapidi e trasparenti alcuni passaggi amministrativi. Subito dopo inizieremo a programmare interventi di più ampio respiro. La nostra sarà una Italia più verde, più digitale, più inclusiva".