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tmw / serie c / Il Punto
Un infinito Sanremo in sottofondo, l'ispirazione che manca e i turni infrasettimanali. Pochi temi che lascio a chi saprà trattarli meglio di meTUTTO mercato WEB
mercoledì 3 marzo 2021, 01:00Il Punto
di Tommaso Maschio
per Tuttoc.com

Un infinito Sanremo in sottofondo, l'ispirazione che manca e i turni infrasettimanali. Pochi temi che lascio a chi saprà trattarli meglio di me

Sarà che è iniziato il Festival di Sanremo - e a mezzanotte e mezzo, mentre mi accingo a scrivere queste righe ancora devono esibirsi quattro cantanti – appuntamento irrinunciabile anche in un momento difficile come quello che stiamo vivendo da ormai un anno a questa parte. Evento che evoca una delle battute più belle, a mio avviso, della serie tv Boris (“Un paese di canzonette mentre fuori c’è la morte”, che sarà anche l’intro della canzone di Willy Peyote in gara). Sarà che con questo calendario intenso mi sono un po' perso. Sarà quel che sarà, sempre per restare in tema, ma ancora non ho trovato un tema d’interesse su cui sviluppare questo mio editoriale, che temo sarà molto poco calcistico.

Il Livorno? Ho già avuto modo di scrivere in passato che guardo con grande favore al progetto di calcio popolare portato avanti da una parte dei tifosi in queste settimane e che sta trovando un certo seguito anche fra gli ex amaranto fra cui proprio il neo allenatore Marco Amelia. Anche se è utopistico pensare che si possa riproporre a grandi livelli un sistema che funziona – anche molto bene in certe realtà – nelle serie inferiori e che ha portato alla nascita di tante squadre popolari in cui i tifosi si riappropriano di quel gioco che a certi livelli sta perdendo sempre più il contatto con la realtà. Basti pensare ai fondi d’investimento che stanno entrando sempre più prepotentemente nei club – e non solo – per fare mera speculazione sulla passione dei tifosi, sempre più considerati consumatori. Lunga vita ai tentativi come quelli di Livorno_popolare, che riportano i tifosi al centro.

Il Palermo? Che fosse un anno complicato lo si era capito. Le voci societarie, la ricerca di soci o addirittura di un compratore, non aiutano e la scelta di virare sul vice di Boscaglia dopo l’esonero di quest’ultimo è un segno che non fa ben sperare. Poi magari Filippi si rivelerà una scelta azzeccata e riporterà i rosanero a lottare per un posto in Serie B, ma al momento è un grande punto interrogativo. Un anno di consolidamento ci può stare, anche se ti chiami Palermo, e non sarebbe la prima volta che una big blasonata non riesca subito a ritrovare la cadetteria. Sarebbe però importante chiudere la partita societaria per fare chiarezza sul futuro e sulle ambizioni, immediate e a medio periodo, della società.

Di altri temi, per di più in mezzo a un calendario così intenso, non me ne vengono e se ci sono li lascio ai colleghi che scriveranno nei prossimi giorni e saranno certamente più ispirati e sul pezzo del sottoscritto. Torno a vedere, all’alba dell’una, le ultime esibizioni di Sanremo.