Serie C, Girone C: la Top 11 del girone d'andata
Va in archivio il girone d’andata del campionato di serie C e, tutto sommato, nel girone meridionale sono emersi i reali valori. In vetta troviamo con merito Catania e Benevento, una difesa bunker e un attacco stellare che daranno vita a un entusiasmante testa a testa anche nella seconda parte del torneo. Al terzo posto, a -3, una Salernitana che non molla e che vanta il miglior rendimento in trasferta. Il Cosenza, quarto, ha tutto per reggere il passo e costituire la mina vagante per la B, complimenti alla Casertana meritatamente quinta e desiderosa di rinforzarsi ulteriormente a gennaio. Il Casarano, dopo un gran mercato, ha blindato la salvezza e può ora giocarsi un posto tra le grandi, in coda difficoltà per Giugliano, Latina e Picerno mentre il Siracusa rischia una penalizzazione per le note vicende societarie.
Ecco la Top 11 di Tuttomercatoweb.com del girone d'andata, schierata col 4-4-2
Andrea Dini (Catania): la grande rimonta degli etnei nasce dal calcio di rigore parato contro il Sorrento, intervento provvidenziale che evitò una sconfitta che sarebbe stata deleteria in quel momento della stagione. Non aver subito nemmeno un gol tra le mura amiche è un record incredibile e che ha pochi eguali nella storia del calcio.
Matteo Di Gennaro (Catania): fin quando è stato in campo va detto che Ierardi non ha avuto eguali: un muro, il difensore più forte in assoluto del girone. Ma l’ex Livorno lo ha degnamente sostituito, aiutando gli etnei a battere un record che ha pochi eguali a livello europeo: zero reti incassate tra le mura amiche nell’intero girone di ritorno. Con annesso gol contro l’Altamura che valse il sorpasso alla Salernitana in vetta alla classifica.
Pietro Saio (Benevento): l’interesse di alcune società di categoria superiore come Modena e Spezia certifica la crescita esponenziale di un ragazzo che ha attirato l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori e che, anche grazie ai consigli di un leader come Scognamillo, ha conquistato una maglia da titolare sia con Auteri, sia con Floro Flores. Bravissimo nel gioco aereo, a tratti insuperabile.
Ismael Cajazzo (Casarano): nel corso del campionato è stato schierato sia come quinto, sia come terzino. E’ la più piacevole rivelazione del girone d’andata, un calciatore tuttofare che è migliorato esponenzialmente in fase difensiva e che spesso mette in crisi il diretto marcatore nell’uno contro uno. Contro le big le sue prestazioni migliori, con un 7 pieno in pagella con la Salernitana e il gol decisivo contro il Catania. In tanti vorrebbero assicurarsene le prestazioni, ma partirebbe soltanto per un’offerta vicina al milione di euro.
Tiago Casasola (Catania): proprio quando sembrava destinato a tornare a Salerno, ecco l’autentico blitz del direttore sportivo Ivano Pastore che si è assicurato le prestazioni del miglior esterno destro della categoria. Indossasse un contachilometri lo farebbe esplodere per quanto corre nell’arco dei 90 minuti. Vien da chiedersi cosa ci faccia un atleta del genere in Lega Pro.
Francesco Di Tacchio (Catania): restiamo convinti che, per le sue potenzialità, avrebbe potuto ambire a una carriera ancora più importante, con la serie A soltanto assaporata ai tempi della Salernitana. In B fa la differenza, figuriamoci in Lega Pro e in una squadra che fa dell’agonismo e della battaglia le sue armi migliori. Bellissimo il gol siglato a Caserta, è diventato uno dei beniamini indiscussi del popolo del Massimino.
Antonio Prisco (Benevento): stesso discorso fatto per Saio: la presenza in organico di centrocampisti di grande esperienza gli ha permesso di acquisire costanza di rendimento e consapevolezza dei propri mezzi. Vederlo giocare è un piacere: testa alta, passaggi di prima, presenza costante in zona gol e contributo in fase di non possesso quando si tratta di difendere. Calciatore completo destinato a una carriera importante.
Aldo Florenzi (Cosenza): cosa ci fa un calciatore del genere in serie C, seppur in una piazza blasonata come quella rossoblu? Pur richiesto da club di categoria superiore ha avuto il merito e l’umiltà di mettersi totalmente a disposizione della squadra, per nulla condizionato dalle voci di mercato e dai mugugni di una piazza che ha deciso di disertare lo stadio in segno di protesta nei confronti della proprietà. L’eurogol di Monopoli il momento migliore della sua eccellente stagione.
Ismail Achik (Salernitana): un esterno offensivo dal potenziale ancora inespresso ma che, al netto di un minutaggio inferiore alle aspettative, ha consentito ai granata di conquistare punti pesanti spaccando le partite da subentrato. Due assist vincenti contro Cavese e Picerno e la palma di migliore in campo nel match col Foggia.
Manuel Fischnaller (Trapani): i granata siciliani, condizionati anche dalla penalizzazione in classifica e dalla diatriba tra società, comune e tifoseria, non sono riusciti a esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, ma il reparto offensivo vale quello delle prime della classe e i suoi otto gol confermano quanto patron Antonini abbia investito in quest’anno e mezzo. Tutti lo vorrebbero acquistare già a gennaio, la sensazione però è che sia incedibile.
Cosimo Chiricò (Casarano): “E segna sempre lui” è coro che la curva dovrebbe dedicargli, visto che parliamo di un attaccante che sta trascinando i pugliesi sin dalla prima giornata. Di destro o di sinistro, dalla distanza o su calcio piazzato: primeggiare nella classifica marcatori in un girone con tanti attaccanti di livello assoluto premia la scelta della società di rilanciarlo ad altissimi livelli.
Domenico Toscano (Catania): si dirà che guida una rosa di altissimo livello e che il primo posto è minimo sindacale, in realtà gestire tanti calciatori che sarebbero titolari dappertutto in serie C non è poi facilissimo. Nell’era del tiki taka e della costruzione dal basso ci sono –per fortuna – ancora allenatori che badano al sodo e che sanno organizzare bene la fase difensiva. Il re delle promozioni sogna di aggiungere un’altra perla alla sua carriera.
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