Serie C, Girone A: la Top 11 del girone d'andata
Tutto come da pronostico. Il Vicenza, grazie alla forza dell’organico, alla spinta della piazza, agli investimenti societari e al livello oggettivamente non elevato della concorrenza, occupa la prima posizione con ampio margine sulla seconda e con la consapevolezza che per la B è solo questione di tempo. A inizio marzo, con questo andazzo, la promozione diretta sarà cosa fatta. Alle spalle dei veneti bene il Lecco, ben guidato da Valente, mentre il Cittadella sta risalendo la china dopo un mese e mezzo iniziale sorprendentemente negativo. Alti e bassi per il Brescia, ma non poteva essere diversamente visto che le Rondinelle hanno vissuto un’estate difficile sul piano societario. In coda serve un miracolo alla Triestina per evitare la serie D.
Ecco la Top 11 di Tuttomercatoweb.com del girone d'andata, schierata col 4-4-2.
Jacopo Furlan (Lecco): già l’anno scorso era stato premiato come il miglior calciatore della stagione, una guida autorevole per il reparto difensivo. La sintesi della sua stagione è tutta nei numeri, con appena 11 reti incassati e una serie di parate fondamentali che hanno consentito alla formazione di Valente di inserirsi a pieno titolo nella corsa per la seconda posizione che darebbe grossi vantaggi in chiave playoff. A Vicenza, nello scontro diretto perso con la capolista, lasciò di stucco anche i tifosi di casa per alcune parate da 8 in pagella. Saracinesca
Marwane Kritta (Lecco): è l’anno della definitiva consacrazione per un calciatore reduce da un’annata eccellente e che si sta riconfermando a livelli ancora più alti. Un pendolino instancabile a tutta fascia capace di sfornare una serie di assist decisivi per i compagni. Manna dal cielo per Sipos e per tutti i centravanti della rosa.
Luigi Silvestri (Brescia): in questa categoria è sinonimo di garanzia, non a caso è stato uno dei primi calciatori a ricevere l’offerta dalla nuova e ambiziosa società biancazzurra durante un’estate inevitabilmente travagliata a causa dell’esclusione dalla cadetteria. Dopo un iniziale e fisiologico periodo di rodaggio e ambientamento è diventato un baluardo insormontabile, davvero competitivo il tandem con Sorensen. Una coppia in grado di reggere il confronto con tutti gli attaccanti del girone.
Daniele Mignanelli (Dolomiti Bellunesi): una neopromossa con tanti giovani in organico non poteva non puntare su qualche elemento d’esperienza in grado di trascinare il gruppo nei momenti di maggiore difficoltà. Lui ha avuto il merito di calarsi in questa nuova realtà mettendosi totalmente a disposizione dei compagni. Tre reti a referto e la capacità di giocare indifferentemente come terzino sinistro o come quinto nel 5-3-2. Un jolly fondamentale per alimentare il sogno salvezza.
Giuseppe Cuomo (Vicenza): se l’attacco biancorosso riesce a esprimersi a certi livelli è anche merito della solidità garantita dai difensori. Tutti hanno avuto un ottimo rendimento, premiamo lui per la crescita esponenziale palesata settimana dopo settimana. Un mix di eleganza nelle uscite palla al piede e di cattiveria agonistica e concentrazione nell’uno contro uno.
Teoman Gunduz (Triestina): la classifica non inganni, visto che senza la penalizzazione staremmo parlando di una squadra in piena lotta per la salvezza diretta e non lontanissima dalla zona playoff. Alla base dei risultati positivi c’è senza dubbio l’ottimo lavoro dei centrocampisti, con Ionita a far legna e lui ad aggiungere qualità e imprevedibilità alla manovra. Sei gol è bottino di tutto rispetto, a gennaio facile prevedere l’assalto di club anche di categoria superiore.
Pasquale Giannotti (Trento): che sia regista o trequartista non fa differenza. Il numero 10 gialloblu si conferma un lusso per la categoria e un giocatore in grado di accendere la luce anche nei momenti più bui. Cinque gol, tanti assist e la maglia da titolare cucita addosso. Con un calciatore così non è utopistico sognare un piazzamento di prestigio in zona playoff.
Loris Zonta (Vicenza): ha le caratteristiche perfette per il sistema di gioco di mister Gallo, lui che riesce ad abbinare un ottimo lavoro in fase di interdizione a inserimenti perfetti senza palla nell’area di rigore avversaria. Impiegato sia come mediano, sia come mezzala, sempre con risultati positivi. L’obiettivo? Quello di ritagliarsi uno spazio importante in B con la maglia biancorossa.
Francesco Amatucci (Cittadella): calciatore abituato a ben altri palcoscenici, ma che ha deciso di restare in terra veneta per riscattare l’inaspettata e inopinata retrocessione maturata nel maggio scorso. Con uno come Iori in panchina non poteva che migliorare: visione di gioco, inserimenti, tanta sostanza e una condizione psicofisica invidiabile.
Ferdinando Mastroianni (Pro Patria): “Il bomber più amato di sempre torna a vestire la nostra maglia cinque anni dopo, bentornato!” titolavano i giornali locali, esaltando l’acquisto di un calciatore che ha sempre fatto la differenza e che è senza dubbio tra i più forti della C nel gioco aereo. Non capita tutti i giorni che un club che lotta per evitare la retrocessione possa permettersi il lusso di schierare il capocannoniere del girone. 8 reti in cassaforte e doppia cifra ormai a un passo
Mattia Minesso (Arzignano): la doppietta all’esordio in uno stadio prestigioso come il Rigamonti di Brescia lasciava presagire fosse una stagione importante per lui. In testa alla classifica dei bomber assieme a Mastroianni e Sipos con otto gol, il centravanti ha chiuso un ottimo 2025 con una rete importantissima contro il Renate. La media di 0,53 gol a partita è la migliore dell’intero girone.
Fabio Gallo (Vicenza): si dirà che allenare una corazzata in un girone tecnicamente inferiore agli altri due sia semplice, ma anche in passato il Vicenza aveva squadroni eppure non è riuscito a fare il grande salto. Onore e merito a chi si appresta a vincere il secondo campionato di fila dopo la splendida cavalcata di Chiavari.
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