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Pellissier: "Il Chievo è stata casa mia per 20 anni. Non volevo far sparire il suo nome dal calcio"

Pellissier: "Il Chievo è stata casa mia per 20 anni. Non volevo far sparire il suo nome dal calcio"TUTTO mercato WEB
© foto di Aurelio Bracco
martedì 24 agosto 2021, 22:49Serie D
di Tommaso Maschio

Intervistato da Tuttocampo.it la bandiera del ChievoVerona Sergio Pellissier ha parlato della nuova avventura alla guida del FC Chievo 1929 che raccoglierà l’eredità dei Mussi Volanti ripartendo dai dilettanti: “Il Chievo per me ha significato tanto, ho vissuto vent’anni della mia vita calcistica in quella realtà e non poterla più vedere in nessun campionato è un grossi dispiacere. Finché si retrocede è un conto, ma quando scompari il dispiacere è ancora più grande. Ora c’è la possibilità di iscriversi in Serie D con una società che avevo creato per non far sparire dalla FIGC il nome di questo club. La problematica più grande non è stato trovare chi potesse investire. Il problema più grande è stato il tempo.

Purtroppo con tutte le problematiche che ci sono state nel Chievo, il posticipo delle sentenze, quando è stato certo che la società non ci fosse più avevo una decina di giorni per trovare chi mi desse una mano è difficile trovare un imprenditore che possa investire a scatola chiusa, occorreva ragionare trovare investitori e non c'era il tempo per fare quello che volevo fare in origine. - continua Pellissier – I giovani saranno fondamentali sia perché se non si ha disponibilità economica è giusto crearsi i propri giocatori in casa, sia perché crescendo in un club si sviluppa un senso d’appartenenza forte che può essere un valore aggiunto. Bisogna partire dai giovani per creare qualcosa di importante. Quello dei dilettanti è un mondo complicato, dove chi investe non ha quasi mai un ritorno e dove per vincere bisogna investire tanto. Però c’è molta più passione”.

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