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Per scamparla il Torino deve tener botta fino al 2 gennaio quando toccherà a Cairo e Vagnati agireTUTTO mercato WEB
Marco Baroni
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 12:00Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Per scamparla il Torino deve tener botta fino al 2 gennaio quando toccherà a Cairo e Vagnati agire

Due numeri possono fare la differenza per il Torino: l’11 e il 2. Undici sono le partite che separano dall’inizio del calciomercato che aprirà i battenti il due gennaio. Già perché l’attuale situazione vede il Torino in grande difficoltà. Dal raduno al Filadelfia dell’8 luglio a oggi sono passati 91 giorni nei quali Baroni ha dovuto arrabattarsi fra cambi di modulo, a inizio o a gara in corso, con tre di base, 4-2-3-1, 4-3-3 e 3-4-2-1, e varianti a partita in svolgimento, e in otto gare ufficiali, due di Coppa Italia e sei di campionato, finora ha sempre schierato formazioni iniziali differenti. E alla luce dei risultati e soprattutto delle prestazioni fatte quasi sempre insoddisfacenti quindi è sotto gli occhi di tutti che non sia ancora riuscito a dare un assetto definitivo e a individuare un undici di base e le cinque riserve più importanti.

Di certo non si possono attribuire tutte le colpe all’allenatore perché ne hanno anche i giocatori che vanno in campo e non poche la società che ha fatto un mercato incoerente e al risparmio nonostante le cessioni e i soldi incassati e che di conseguenza hanno messo in questa situazione l’allenatore. Qualcuno potrà dire che Baroni ha avvallato le scelte di mercato fatte dalla società e per alcuni giocatori arrivati è di certo vero, ma chi punta il dito contro Baroni è assolutamente certo che abbia avvallato tutto o che magari non avrebbe voluto altri calciatori che non gli sono stati presi?

Si sa che nel calcio il capro espiatorio è sempre l’allenatore, anche perché i presidenti, che hanno ovviamente sempre l’ultima parola su tutto, non si possono esonerare e i direttori sportivi devono avere un budget adeguato e uno scouting numericamente sufficiente e con possibilità di lavorare al meglio per allestire almeno una discreta squadra. Piccola parentesi sullo scouting, se un giocatore viene segnalato magari è opportuno prenderlo e non cassarlo solo per risparmiare qualche soldo.

Fotografando la classifica,  il Torino ha 5 punti ed è al 16esimo posto, alla pari di Lecce e Parma e alle spalle ha quattro squadre, Fiorentina e Verona con 3 punti e Genoa e Pisa con 2. La squadra è riuscita a segnare 5 reti, tre delle quali nell’ultima partita con la Lazio, e ha subito 13 gol. E’ un dato di fatto che i granata hanno il 14esimo attacco, insieme al Lecce, e la peggior difesa della Serie A, Lecce e Pisa hanno subito tre reti in meno. Pur tenuto conto che il calendario ha messo il Torino al cospetto di tre squadre che occupano i primi sei posti, Inter, Roma e Atalanta, e di altre due, Fiorentina e Lazio, che con le precedenti avevano chiuso lo scorso campionato fra le prime sette, ma questo non basta a giustificare il troppo poco fatto finora: meno di un punto a gara, meno di un gol segnato a partita e più di due reti incassate a match; anche perché l’unica vittoria fin qui ottenuta è stata con la Roma che con il Napoli, prossimo avversario, condivide la vetta dell’attuale classifica e con il Parma, avversario alla portata, è arrivata una sconfitta.

Ancora 11 partite (in maiuscolo quelle in casa) prima dell’inizio del mercato venerdì 2 gennaio 2026, quando poi mancheranno due gare alla fine del girone d’andata: NAPOLI (18/10 ore 18), GENOA (26/10 ore 12,30), Bologna (29/10 ore 18,30), PISA (2/11 ore 15), Juventus (8/11 ore 18), la sosta del campionato per gli impegni della Nazionale, COMO (24/11 ore 18,30), Lecce (30/11 ore 12,30), MILAN (8/12 ore 20,45), CREMONESE (13/12 ore 15), Sassuolo (21/12 ore 15) e CAGLIARI (27/12 ore 15).  Cairo e Vagnati hanno 87 giorni per  individuare almeno un difensore centrale valido, uno alla Glik o alla Moretti per essere chiari, e un centrocampista che recuperi palloni che siano integri fisicamente e che abbiano qualità e nel frattempo Baroni deve riuscire a tenere la squadra il più possibile lontano dalle ultime tre posizioni, meglio se dietro restassero cinque-sei squadre.

Avviso ai naviganti, probabilmente ci sono tre squadre peggio del Torino però questo non deve essere un alibi e non di meno una cosa non è accettabile che come l’anno scorso dopo l’infortunio di Zapata non si sia preso un altro centravanti, quindi niente scherzi a gennaio, e subito venerdì 2, devono arrivare i rinforzi necessari.