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Alla fine è un buon punto quello del Torino col Bologna, però i granata devono risolvere il problema del golTUTTO mercato WEB
Giovanni Simeone
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:30Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Alla fine è un buon punto quello del Torino col Bologna, però i granata devono risolvere il problema del gol

Otto punti nelle ultime quattro partite non sono pochi, tanto più se si pensa che nelle precedenti cinque ne erano stati fatti solo quattro. E se si aggiunge che nelle prime cinque giornate i granata avevano subito 10 gol e fatti 2, mentre nelle ultime quattro 1 sola rete è stata incassata e 6 quelle fatte, pur tenuto conto che ben tre sono stati i gol fatti alla Lazio e che il Genoa si è fatto un autogol, la dimensione del miglioramento assume un aspetto maggiore. E quindi anche il pareggio con il Bologna è da considerarsi positivo avendo dato continuità ai risultati precedenti, certo sul piano del gioco non è stata una bella partita però anche i felsinei non hanno sfoderato una buona prestazione.

Baroni ha ragione quando dice: “Abbiamo alzato il livello” e infatti i granata sono rimasti compatti quando il Bologna ha fatto maggiore pressione e anche nei duelli uno contro uno  più volte hanno avuto la meglio sugli avversari. Si può avere l’impressione che il Torino sia andato a Bologna con l’Intento di portare a casa un pareggio ed effettivamente può essere stato così stante la partita giocata sulla difensiva, però va anche ricordato che giocare al Dall’Ara non è semplice per nessuno e esporsi maggiormente avrebbe potuto creare qualche occasione in più per segnare, ma allo stesso tempo avrebbe permesso al Bologna di trovare quegli spazi che non ha avuto. Infatti la maggior parte dei tiri dei padroni di casa sono stati fatti dalla distanza. Il buon Paleari poi ha dato continuità alla sua prestazione con il Genoa e anche col Bologna ha fatto almeno un paio di parate decisive Lykogiannis (27’)  e Bernardeschi (49’). Dimostrando ancora una volta che non è solo un portiere di riserva.

Lo stesso allenatore dei granata sa e vuole che la squadra può e deve dare di più. “Devo rivolgere i complimenti ai ragazzi – ha detto Baroni a fine gara - perché abbiamo giocato contro una squadra forte, che gioca un calcio europeo, veemente e siamo stati compatti anche se non ancora furbi come vorrei: da questo punto di vista cresceremo. Nel primo tempo abbiamo commesso qualche errore tecnico di troppo, buttando via alcuni palloni, nel secondo tempo siamo andati meglio. Ma la quadra è stata compatta, ha tenuto bene e le occasioni migliori alla fine le abbiamo avute noi”. E ha continuato: “Siamo partiti con tanti giocatori nuovi, con alcuni che non avevano giocato molto. Sappiamo che dobbiamo lavorare e migliorare, ma questo non ci spaventa. Alcune brutte prestazioni ci sono servite per alzare il livello, nelle prime giornate abbiamo avuto blackout clamorosi, basti pensare alle gare con Inter, Parma e Atalanta, ora abbiamo tolto queste amnesie, abbiamo lavorato sull’attenzione. E questa squadra ha ancora margini di miglioramento, come Pedersen per esempio. Casadei sta crescendo, deve ancora migliorare, è comunque molto giovane. Ilic nel ruolo di regista mi piace, è un giocatore che si deve rigenerare e oggi l’ho voluto mettere perché abbiamo bisogno di qualità. E ora aspettiamo anche Anjorin, Aboukhlal e il miglior Zapata”.

Indubbiamente il Torino deve migliorare sotto porta perché segna ancora troppo poco, soprattutto se si pensa quanti giocatori ha in rosa in grado di finire sul tabellino dei marcatori. Tre gol di Simeone, l’attuale capocannoniere granata, e uno a testa di Adams e Ngonge sono davvero pochi. Segnare di più sarà indispensabile per alzare ancora il livello.