
Sicuramente il Torino ha bisogno di difensori centrali, ma prima va deciso il modulo da adottare definitivamente
Con la peggior difesa della Serie A, 13 gol subiti in 6 partite, il Torino ha evidenziato di avere una linea difensiva che fa acqua da tutte le parti e che compromette i risultati. Giusto per dare la dimensione del problema Lecce e Pisa, che condividono il podio negativo, hanno incassato 10 reti. E non va scordato che nelle ultime tre amichevoli estive (due con il Monaco e una col Valencia) la squadra aveva subito in ogni match 3 reti. Pensare che solo due stagioni fa i granata avevano la quarta migliore del campionato fa rabbrividire e arrabbiare, ma quando si smantella un reparto da Champions League solo per fare cassa (leggasi Buongiorno e poi anche per certi versi Milinkovic-Savic) e in più si lasciano andare via a parametro zero calciatori che sarebbero stati ancora utili (Rodriguez) senza sostituirli adeguatamente allora è poi normale che si vada incontro a veri e propri disastri. Anche perché nel calcio se non si ha una buona difesa non va da nessuna parte, tanto più in Italia. E infatti i 5 punti e l’attuale 16esimpo posto in classifica del Torino, condiviso con Lecce e Parma, ne sono lo specchio.
E’ normale che quindi già adesso si parli di dover intervenire a gennaio, nel mercato di riparazione, per cercare di risolvere il problema. A monte però va stabilito se il Torino vuole giocare con la difesa a tre oppure a quattro. Mister Baroni prima della partita con il Parma, finita con una sconfitta per due a uno aveva detto sulla difesa a tre iniziata ad adottare alla terza di campionato nella gara con la Roma: “E' una soluzione anche di opportunità in questo momento, ma non è quello per cui potremmo cambiare. Abbiamo pensato la squadra per il 4-3-3 e penso che si possa tornare presto a questo, ma all'interno di una gara aggressiva, di energia, di mobilità, di dinamicità e non di attesa altrimenti il sistema lo puoi buttare nel cesso". E in precedenza prima della partita con l’Inter, all’esordio in campionato finita poi con la batosta di cinque a zero, e giocata con la difesa a quattro disse in relazione al modulo: “Una condizione è che nella struttura della squadra il doppio esterno e la difesa a quattro non cambiano all’interno del campo. A centrocampo un vertice alto e uno basso in funzione dell'avversario". E’ quindi evidente che Baroni continua a pensare che la difesa a quattro sia la migliore.
In rosa attualmente ci sono 3 portieri, Israel, il titolare, Paleari e Popa, e in difesa 9 elementi considerando anche i terzini o i quarti Lazaro, Pedersen, Maripán, Coco, Ismajli, Masina, Biraghi, Nkounkou, Dembélé, più 2 fuori rosa Schuurs, infortunato, e Sazonov, non rientra nei piani tecnici. In otto partite finora disputate dal Torino, due di Coppa Italia e sei in campionato, Baroni è passato dalla difesa a quattro a quella a tre e ha cambiato più volte, per l’esattezza sei*, i giocatori della linea difensiva e una volta il portiere in Coppa Italia con il Pisa, in questo caso per dare spazio anche al secondo Paleari. Tutte queste rotazioni indicano che un assetto definitivo non è ancora stato trovato. Va anche detto che finora Ismajli, arrivato l’8 luglio da svincolato dall’Empoli, è stato utilizzato poco a causa di problemi muscolari alla coscia che ha avuto e che gli hanno fatto saltare prima le gare con Modena, Inter e Fiorentina e poi quella con la Lazio. Adesso sabato si vedrà cosa accadrà con il Napoli, ma è difficile che Ismajli possa essere della partita e quindi è da capire se Baroni continuerà con la difesa a tre oppure se tornerà a quella a quattro e soprattutto chi schiererà.
Giocare con la difesa a quattro oppure a tre cambia non solo l’assetto della squadra, ma anche le dinamiche dei movimenti e ci vogliono anche calciatori con caratteristiche tecniche differenti. Il Torino, ad esempio, per quel che riguarda i tre centrali ha il solo Masina di piede sinistro e in particolare Maripán e Coco sono più adatti a giocare in una difesa a quattro. Prima di individuare rinforzi per il reparto difensivo è obbligatorio decidere quanti uomini si vogliono schierare in difesa e poi si può individuare il rinforzo, meglio sarebbe più di uno, più adatto e anche decidere chi cedere. Il Torino di certo non può permettersi di prendere un difensore che sia una scommessa: serve uno che conosca perfettamente il campionato italiano, che abbia esperienza e che non sia gravato da infortuni precedenti e fragilità muscolare e che ovviamente abbia qualità e che sia adatto al tipo di linea difensiva che si vuole schierare e possibilmente sia di piede sinistro .
*Modena 18/8 (Coppa Italia) vittoria in casa 1-0 difesa a 4 con Pedersen (dal 59’ Lazaro), Coco, Masina e Biraghi.
Inter 25/8 sconfitta in trasferta 5-0 difesa a 4 con Lazaro, Coco, Masina e Biraghi.
Fiorentina 31/8 pareggio in casa 0-0 difesa a 4 con Pedersen, Coco, Maripán e Biraghi (dal 76’ Lazaro).
Roma 14/9 vittoria in trasferta 1-0 difesa 3 con Coco, Maripán e Ismajli.
Atalanta 21/9 sconfitta in casa 3-0 difesa 3 con Coco, Maripán (dal 45’ Tameze) e Ismajli.
Pisa 25/9 (Coppa Italia) vittoria in casa 1-0 difesa 3 con Dembélé (dal 71’ Asllani), Ismajli e Coco.
Parma 29/9 sconfitta in trasferta 2-1 difesa a 3 con Ismajli (dal 77’ Adams), Maripán e Coco.
Lazio 4/10 pareggio in trasferta 3-3 con Tameze (dal 70’ Masina), Maripán e Coco.







