Il campionato della Fiorentina comincia adesso. Ma sono "solo" tre punti
Dopo più di 200 giorni, la Fiorentina torna a vincere in Serie A. E questa è la notizia della serata. Una vittoria propiziata dall'espulsione di Okoye dopo meno di 10 minuti, ma comunque arrivata anche grazie a un pizzico di coraggio che Paolo Vanoli ha trasmesso ai suoi cambiando modulo e inventando finalmente qualcosa di nuovo. A cominciare dalla difesa con un centrale in meno. Senza contare la decisione di cambiare, da un giorno all'altro, il possessore della fascia di capitano da Ranieri a De Gea.
La strada è lunga
Tutti piccoli cambiamenti che hanno permesso ai tifosi di vivere il Natale accendendo un lumicino di speranza per una stagione che in tanti danno già per definitivamente persa. Certo però, non si può pensare che basti una partita per cambiare l'umore di una piazza nei confronti di una squadra che ha aspettato il 21 dicembre per vincere la prima partita della stagione. I fischi di una parte del Franchi, dopo la pesante contestazione di inizio gara che ha portato anche all'interruzione della stessa, sono comprensibili. Serviranno almeno altre 10 partite giocate come quella di ieri sera prima di ottenere applausi e cori. Prima dovranno portare la Fiorentina fuori dalla zona salvezza.
Il campionato viola inizia ora
Questi tre punti sono solo una boccata d'ossigeno dopo aver rischiato di affogare restando per troppo tempo in apnea. Una effimera soddisfazione che dovrà essere confermata nella partita di sabato contro il Parma. Il campionato della Fiorentina deve iniziare con questo 5-1, da qui si riparte per puntare a una salvezza complicatissima ma ancora ampiamente raggiungibile. Soprattutto considerando il dato numerico: in palio ci sono ancora 66 punti.
Coraggio dentro e fuori dal campo
Il risveglio di alcuni giocatori cardine come Kean, Gudmundsson e soprattutto Fagioli a centrocampo, sono segnali che vanno colti. Adesso le scelte coraggiose messe in campo da Vanoli stasera devono proseguire anche fuori dal campo, con la dirigenza che deve dare una scossa in vista del mercato. Che sia con Paratici o con un altro dirigente di simile caratura, poco importa. La Fiorentina si può salvare ma servirà una grande impresa. La vittoria contro l'Udinese non cambia di una virgola tutto ciò che abbiamo vissuto fino ad oggi, ripartire è necessario ma tenendo bene in mente quello che è stato il percorso terribile che ci ha portato nel bel mezzo di un incubo.






