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30 marzo 1994, il Cagliari batte l'Inter nella semifinale di andata di Coppa UEFA: finisce 3-2
La UEFA del 1994 sembra parlare quasi del tutto italiano. Perché nei quarti di finale ci sono due derby. Da una parte del tabellone c'è Atalanta-Inter, che si risolverà a favore dei meneghini. Dall'altra Cagliari-Juventus, con i rossoblù che fanno fuori inaspettatamente gli avversari. Così alle semifinali c'è un affascinante e inedito, almeno in campo europeo, Cagliari-Inter. L'andata è al Sant'Elia, fresco di ristrutturazione dopo i Mondiali di Italia 1990, davanti a oltre 32 mila spettatori e un incasso miliardario. Il Cagliari è quello di Giorgi, con Fiori in porta, Herrera in difesa, Moriero, Dely Valdes e Lulu Oliveira, una formazione vintage ma ancora oggi ben ricordata in Sardegna.
L'Inter è ovviamente la favorita, tanto che la partita si sblocca subito, grazie alla rete di Fontolan che di testa manda praticamente sotto la traversa, al sesto minuto. Bellissima la replica del belga Oliveira, all'undicesimo, su assist di Sanna: protezione del corpo per portarsi la palla sul destro e anticipo sulle intenzioni di Zenga, con una mossa di calcetto che spedisce la palla nell'angolino. Finisce così il primo tempo, giocato appunto in un clima infuocato per il calore del pubblico sugli spalti.
La ripresa parte subito con un altro gol dell'Inter, perché Manicone trova il corridoio giusto per Sosa che, imitando Oliveira, anticipa il movimento di Fiori per bucarlo sul primo palo. A dieci minuti dalla fine è Criniti, subentrato a Massimiliano Allegri, a trovare il colpo di testa giusto per il pareggio, 2-2. Si arriva al finale thrilling, con un calcio d'angolo maldestramente ribattuto - ancora in area - dai difensori interisti. La palla finisce a Pancaro che, in diagonale, batte per la terza volta Zenga. Al triplice fischio parte la festa, che durerà però solo il tempo di arrivare al ritorno, perché l'Inter vince 3-0 e va in finale (poi vinta) con il Salisburgo.
L'Inter è ovviamente la favorita, tanto che la partita si sblocca subito, grazie alla rete di Fontolan che di testa manda praticamente sotto la traversa, al sesto minuto. Bellissima la replica del belga Oliveira, all'undicesimo, su assist di Sanna: protezione del corpo per portarsi la palla sul destro e anticipo sulle intenzioni di Zenga, con una mossa di calcetto che spedisce la palla nell'angolino. Finisce così il primo tempo, giocato appunto in un clima infuocato per il calore del pubblico sugli spalti.
La ripresa parte subito con un altro gol dell'Inter, perché Manicone trova il corridoio giusto per Sosa che, imitando Oliveira, anticipa il movimento di Fiori per bucarlo sul primo palo. A dieci minuti dalla fine è Criniti, subentrato a Massimiliano Allegri, a trovare il colpo di testa giusto per il pareggio, 2-2. Si arriva al finale thrilling, con un calcio d'angolo maldestramente ribattuto - ancora in area - dai difensori interisti. La palla finisce a Pancaro che, in diagonale, batte per la terza volta Zenga. Al triplice fischio parte la festa, che durerà però solo il tempo di arrivare al ritorno, perché l'Inter vince 3-0 e va in finale (poi vinta) con il Salisburgo.
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