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...con Giovanni Tedesco

...con Giovanni TedescoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 4 maggio 2021, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Inter, lavoro e programmazione: Scudetto meritato. Juve? Formazioni sempre diverse e partite risolte dai singoli. Perugia, bravo Caserta. Palermo? Il settimo posto non è da festeggiare”

“L’Inter è stata la squadra più forte e ha un grande allenatore. Dietro c’è grande programmazione. La società ha fatto un grande lavoro, merita complimenti”. Così a Tuttomercatoweb l’ex centrocampista di - tra le altre - Palermo, Perugia e Fiorentina, Giovanni Tedesco.

E la Juve?
“C’è stato un cambiamento su tutti i fronti. Ma la base da cui ripartire è forte”.

Si aspetta la conferma di Pirlo?
“Se dovesse andare in Champions e vincere la Coppa Italia lo scenario potrebbe cambiare. Però la Juve ha sempre cambiato formazione, senza dimostrare un’identità. Ha vissuto dei colpi delle individualità”.

Ha deluso la Roma.
“Nessuna sorpresa. Contro le grandi non ha mai vinto una partita. Evidentemente a livello strutturale c’è qualcosa che non va. Non è mai stata continua: anche se ha sempre espresso un grande calcio offensivo, a livello difensivo ha mostrato lacune”.

Il suo Perugia è tornato in Serie B.
“Complimenti a Fabio Caserta. Ho seguito nelle ultime settimane il Perugia e il Palermo. Nel Perugia ho visto una squadra ben organizzata che fisicamente andava al doppio, merito del preparatore Franco Chinnici con cui ho lavorato a Palermo e so quanto vale. Caserta è stato bravo e ha gestito bene i momenti difficili”.

Quanto dovrà cambiare in Serie B?
“Ha una base per fare bene anche il prossimo anno. Quando vinci devi cambiare il meno possibile”.

Sorride e la fa sorridere un po’ meno il Palermo, che si è piazzato settimo in campionato.
“Sono stato tirato in ballo da Sagramola: ha detto che gli ex non facevano valutazioni positive perché volevano entrare nel castello. Da me non ha mai ricevuto una telefonata per allenare il Palermo. Sono un tifoso del Palermo e faccio calcio da trent’anni. Il Palermo non può arrivare settimo in Serie C. Sarebbe stato meglio assumersi le responsabilità del fallimento sportivo. Ha detto che i tifosi devono ragionare con la propria testa: nessun tifoso meglio di quello del Palermo sa amare le persone che meritano. E poi nel Palermo che giocava a grandi livelli ricordo che lui stava in ufficio: il riferimento di noi calciatori era Rino Foschi, non certo Sagramola”.

Dopo Malta la rivedremo in panchina in Italia?
“Dopo tanti anni in giro vorrei mettermi in discussione e ripartire dal campionato italiano. Al di là della categoria vorrei una chance e un bel progetto. Vedremo”.

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