Gentilini sul caso Ternana: "I segnali c'erano già. Servono più controlli"


Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto mister Augusto Gentilini. L'ex tecnico di Triestina e Ancona fra le altre, ha parlato anche del caso Ternana, con il club umbro che nella giornata di ieri ha praticamente messo in vendita tutta la rosa:
"I segnali c’erano già sul finire della scorsa stagione, ma la Ternana ha lottato fino in fondo per una promozione che avrebbe potuto salvare l’annata e la società. Purtroppo i problemi sono riemersi, come spesso accade: ogni anno ci ritroviamo in situazioni simili, a campionato appena chiuso o alla vigilia del prossimo”.
Ma come si risolve? “Con controlli più severi, più frequenti e più tempestivi – sottolinea l’ex tecnico –. Serve rigore, anche con penalizzazioni immediate in caso di irregolarità. Il rischio, altrimenti, è falsare i campionati, come accaduto lo scorso anno nel girone C con le esclusioni di Turris e Taranto, che hanno inevitabilmente inciso sulla classifica. L’Avellino ha meritato la promozione, ma certe situazioni vanno prevenute già nella fase dei raduni”.
Poi un commento sulla stagione appena conclusa. “Padova, Entella e Pescara hanno meritato il salto di categoria. Tutti i gironi sono stati combattuti, ma alla fine sono salite le squadre più solide. Il Padova ha rischiato, ma ha approfittato del passo falso del Vicenza e ha chiuso davanti”.
E proprio sugli allenatori vincitori, Gentilini ha fatto una riflessione interessante: “Tecnici come Gallo o Inzaghi hanno preferito restare nella categoria che avevano appena vinto? È una scelta che condivido: meglio puntare a vincere di nuovo in un progetto solido che arrancare in una categoria superiore”.
E il mercato? “Credo che anche quest’anno sarà movimentato soprattutto negli ultimi dieci giorni. Ora si aspetta di definire quadri tecnici e dirigenziali, poi inizieranno le offerte e le occasioni dell’ultima ora”.
Infine, un passaggio personale: “Se mi rivedrete in panchina? Lo spero! La valigia è pronta. Mi aggiorno, vedo partite, seguo allenamenti. Allenare mi appassiona ancora profondamente. Spero solo che qualcuno si ricordi di me: sono pronto a ripartire, in qualsiasi categoria”.
