1 luglio 2004, Dellas mette le ali e segna il Silver Goal. Grecia in finale di Europeo

L'1 luglio del 2004, a Oporto, si gioca la semifinale dell'Europeo. Da una parte la grande favorita, la Repubblica Ceca, una formazione piena di talento capeggiata da Milan Baros ma con moltissimi campioni: Petr Cech in porta, gli italiani Ujfalusi, Grygera e Jankulosvski in difesa, un centrocampo straordinario con Poborsky, Rosicky e Nedved. Dall'altra chi ha l'aspetto della vittima sacrificale già dai quarti, quando affronta la Francia: perché la Grecia di Rehhagel ha moltissima voglia di stupire, ma poca qualità.
Ha anche una solidità mai più vista nella formazione ellenica. Una difesa impenetrabile con Nikopolidis in porta, poi la linea Seitaridis, Kapsis, Dellas e Fyssas. A centrocampo Zagorakis, Pallone d'Oro dell'Europeo e capitano, più Basinas e Katsouranis. Davanti Charisteas, che diventerà l'idolo dell'edizione, più Vryzas e l'interista Karagounis. La partita vive di pochi spunti e di equilibrio, con i greci bravi a rispondere colpo su colpo e non rischiare quasi mai. Così, come nei classici delle sorprese, la sfida va ai supplementari.
Dove non c'è più il golden goal, ma il silver. Il primo era una "morte improvvisa": chi segnava nei supplementari passava il turno, come al campetto, l'ultimo che fa gol vince". Scelta da cui si ritorna indietro proprio con questa regola, che dura lo spazio di un battito d'ali. Se qualcuno segna entro fine primo tempo supplementare, ecco che al fischio dell'arbitro ha la meglio. Corner: Dellas stacca e insacca al minuto 105, poi la fine. La Grecia vince 1-0 con la Repubblica Ceca e va in finale.
