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Napoli, De Biasi: "Nuovo tecnico? A inizio anno fatte valutazioni poco profonde"

Napoli, De Biasi: "Nuovo tecnico? A inizio anno fatte valutazioni poco profonde"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 20 febbraio 2024, 16:56Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

Ospite di TMW Radio, durante Maracanà, è stato mister Gianni De Biasi. Ecco le sue parole:

Partiamo dal Napoli. Come si spiega la scelta di Calzona?
"Si cerca di tornare sulla strada che si conosce, e cercare di riprendere il filo del discorso ma sono state fatte a inizio stagione valutazioni un po' troppo poco profonde. E lì è nato il problema. Il problema più grosso è stato quello di non supportare Garcia, non si può mettere in discussione dal primo giorno. Se anche la società ti mette i bastoni tra le ruote è difficile andare avanti. Non è che il calcio sia matematica, a volte esula dalle valutazioni anche quelle più attente. Ci vuole sempre un minimo di intelligenza e tempo. Ora si è scelto Calzona perché è stato con Sarri e Spalletti e dovrebbe risolvere tutto. Mi auguro faccia bene. In bocca al lupo, il lavoro non sarà semplicissimo".

Quanto è difficile per un secondo diventare allenatore in prima?
"Credo che dipenda molto dalla personalità. Uno nasce leader. Ci sono esempi interessanti, sta tutto nel capire l'uomo e le sue capacità di tuffarsi nelle difficoltà e nella gestione delle risorse umane. Quello che più conta è la triade, presidente-ds-allenatore".

Calzona col 4-3-3?
"Sì, è quello il modulo".

L'Inter può ripetersi in Champions?
"Lo scorso anno ha perso immeritatamente la finale, ha tutte le carte in regola per rifare quel percorso. In ogni ruolo ha un doppione, ha una rosa importante. Inzaghi ha una squadra importante, è molto bravo a gestirla. In campionato non c'è più nulla da dire forse, ora il pensiero è la Champions. Le squadre di Simeone sono toste".

Allenatori emergenti in Serie A. Che ne pensa di questa nuova generazione?
"Credo che oggi i media siano un po' troppo propensi a esaltare situazioni che devono essere chiarite col passare del tempo. Sono affascinato da Thiago Motta, mi piace per quello che dice nel post-gara e come comunica con la sua squadra. L'importante oggi è saper usare la palla quando ce l'hai".

Quale la squadra più in difficoltà ora in zona retrocessione?
"Difficile dirlo. la differenza la fa la classifica. Ho visto il Verona giocare una grandissima partita e non me lo aspettato dopo che gli hanno smontato la squadra. Vedo male il Sassuolo, che non era destinato a un campionato così. L'Empoli ha preso un bell'abbrivio, la Salernitana è quella messa peggio. Il Frosinone invece mi piace".

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