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Napoli, De Laurentiis ed il caso del giovane scippato dalla Roma. Tutti i precedenti

Napoli, De Laurentiis ed il caso del giovane scippato dalla Roma. Tutti i precedenti TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 5 luglio 2021, 23:52Altre Notizie
di Alessio Calfapietra

Mercoledì scorso durante la conferenza stampa che ha interrotto il lungo silenzio stampa del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha rivelato di aver fatto una telefonata a Guido Fienga, amministratore delegato della Roma, per chiedergli come mai il club giallorosso stesse provando a soffiare un giovane del vivaio partenopeo. Un quattordicenne, secondo la ricostruzione dei fatti.

Un episodio sicuramente non nuovo, perché quella è l'età fatidica prima della quale il ragazzo deve firmare il vincolo pluriennale, diventando giovane di serie, il famoso 4+1. Assolti gli obblighi scolastici, il calciatore può anche trasferirsi fuori regione. Ed ecco intervenire i club del centro-nord che attingono a piene mani dai territori del sud, facendo incetta di talenti ogni anno. Napoli non fa eccezione, anzi per alcuni versi è in prima fila quando si tratta di veder depauperare il patrimonio calcistico della sua terra.

Il passaggio dall'under 14 all'under 15 nazionale diventa l'occasione per raccogliere il meglio che le scuole calcio e le società, specialmente nel meridione, riescono a produrre in anni di lavoro. In questo caso, sembra più probabile che l'oggetto del contendere sia addirittura un prospetto nato nel 2008, visto che l'under 14 azzurra ha già vincolato i suoi allievi migliori.

Per quanto il responsabile del settore giovanile Gianluca Grava si sforzi, Napoli resta una terra di conquista. Senza voler citare le promesse che vengono svezzate da società di Napoli e provincia, come anche di tutta la Campania, per poi spiccare il volo verso lidi lontani, visto che l'elenco sarebbe praticamente interminabile.
Basterebbe per tutti l'esempio di Antonio Troise, centrocampista classe 2005 finito alla Lazio pur militando nella scuola calcio dello zio Emanuele, ex calciatore del Napoli. Un paradosso, tanto più scottante considerando che ha già firmato il suo primo contratto da professionista con i biancoscelesti.
Ci limitiamo a riportare i casi che hanno coinvolto direttamente il Napoli nell'ultimo quinquennio. Ragazzini che invece di legarsi alla squadra della propria città, hanno preferito cedere alle lusinghe del settentrione. Con risultati a volte deludenti.

classe 2002, anno 2016

Raffaele Spina è il leader difensivo della formazione under 14 guidata da Malafronte. Già molto alto e strutturato per l'età, la Juventus decide di compiere uno sgarbo e riesce a portarlo in bianconero. In Piemonte la sua crescita prosegue sino all'under 17, poi il prestito alla SPAL ed il conseguente ritorno alla base. Nell'autunno 2020 Spina cambia sponda di Torino vestendo la maglia granata. Questa stagione ha giocato molto, ma il sogno Juventus per lui è già finito. Non viene più convocato in nazionale da due anni.

classe 2003, anno 2017

Anno nuovo, talento scippato nuovo. Questa volta i protagonisti sono Francesco Sigismondo, un altro difensore centrale, e la Roma. Dopo averlo probabilmente visionato durante un torneo svoltosi nella Capitale, i giallorossi si insinuano nelle trattative per il rinnovo e così il giocatore lascia il Napoli per accasarsi alla Roma. Qui evidentemente non rispecchia pienamente le aspettative nei suoi riguardi, ed il club dopo un biennio lo lascia libero. La sua ripartenza arriva grazie ad una formazione di provincia, la Juve Stabia.

I rimpianti legati a questa leva calcistica in realtà sono due e comprendono Alessandro Fontanarosa, stesso ruolo di Sigismondo. Le sirene nel suo caso provengono dalla Sampdoria, dove resta un anno per poi trasferirsi all'Inter, dove attualmente sfoggia i galloni da titolare nella selezione under 18. Costantemente nel giro delle nazionali, è tra i maggiori indiziati di far parte della nuova Primavera di Cristian Chivu.

classe 2004, anno 2018

A razziare quanto di meglio offra il Napoli nelle sue formazioni giovanili, questa volta è l'Atalanta. L'obiettivo è Davide Pio Stabile, l'attaccante che tra i suoi coetanei è quello che forse palesa maggiori margini di crescita. Fisico, velocità, gioco aereo, ci sono tutti gli ingredienti perché possa uscire una punta centrale di livello. Ed infatti i bergamaschi non si lasciano sfuggire l'occasione e lo portano in Lombardia. Quest'anno Stabile si è alternato tra under 17 ed under 18 (da sotto età) con buoni esiti. Tra qualche mese potrebbe approdare nella Primavera orobica.

classe 2005, anno 2019

La Juventus torna ad interessarsi del vivaio azzurro e, come nel 2016, gli strappa il miglio difensore centrale a disposizione. Si tratta di Saverio Domanico che tra i compagni svetta per altezza e capacità. Quasi un predestinato, tanto che le selezioni azzurre giovanili lo convocano tre volte. Il tanto agognato vincolo con il Napoli non arriva, c'è al suo posto un'annata transitoria con la Paganese e poi il grande salto verso Torino. A tutt'oggi è una componente importante del vivaio bianconero.

Anche quest'annata vede un secondo scippo, si tratta del centrocampista Nico Valisena che fra le tante offerte ha declinato quella del Napoli per scegliere la Sampdoria. A causa della pandemia, quest'anno non ha praticamente mai giocato, appuntamento alla prossima stagione.

classe 2006, anno 2020

L'ultimo strappo in ordine di tempo coinvolge nuovamente la Roma che si fionda su Domenico Musella. Visto il blocco dei campionati di categoria imposto dal Covid, è impossibile stabilire l'ambientamento di Musella alla sua nuova realtà, ne sapremo di più con il passaggio all'under 16.

Come avete potuto leggere, l'elenco dei talenti strappati al Napoli è piuttosto lungo. Carenza nelle strutture, poca voglia di investire nel settore, l'attrattiva che esercitano le società del nord, sono tutti elementi che certificano come il Napoli sia lontano anni luce dal saper valorizzare il tesoro presente nel suo territorio. Del resto De Laurentiis ha ribadito che se dovesse rendere il vivaio estremamente competitivo, ci sarebbe il rischio di avere la prima squadra che si piazza all'11°-12° posto in classifica. Come se le due cose fossero in contrasto. Per avere una risposta, chiedere all'Atalanta.

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