Tutti pazzi per i gioielli della Dea: parte l'asta per Samardzic e Maldini, ma D'Amico ha già il piano B
Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli. Mentre i botti di fine anno si preparano a illuminare il cielo di Bergamo, a Zingonia i telefoni hanno già iniziato a squillare con insistenza. Il 2 gennaio segnerà l'apertura ufficiale delle danze, ma la diplomazia del calciomercato non conosce festività. In casa Atalanta si respira l'aria delle grandi manovre: se il campo chiede concentrazione per la sfida alla Roma, le scrivanie di Tony D'Amico sono sommerse da dossier che raccontano di una rosa corteggiatissima e di un piano strategico per il futuro che guarda lontano, dal Portogallo al Brasile, per regalare a Raffaele Palladino le alternative giuste.
ASTA CAPITALE E VIOLA – Il nome più caldo, quello capace di accendere le prime giornate del 2026, è senza dubbio Lazar Samardzic. Il serbo è diventato l'oggetto del desiderio di mezza Serie A: se la Lazio lo ha messo nel mirino da tempi non sospetti, le ultime ore hanno registrato l'irruzione prepotente della Fiorentina. Non siamo più nel campo delle semplici ipotesi: la sensazione è che la pista possa scaldarsi improvvisamente, trasformando i sondaggi in trattative reali. Per la Dea si prospetta una gestione delicata di un patrimonio tecnico che ha molti estimatori.
LA FILA PER I TALENTI IN USCITA – Ma Samardzic non è l'unico pezzo pregiato in vetrina. Il mercato in uscita rischia di essere frenetico anche per altri profili che cercano maggior minutaggio. Su Daniel Maldini si è scatenata una vera e propria bagarre: oltre alle solite note, Juventus, Lazio e Fiorentina, anche il Torino si è iscritto alla corsa per il trequartista, fiutando l'affare. Discorso simile per Marco Brescianini: il centrocampista piace molto a Cagliari e, ancora una volta, alla società viola, che sembra voler fare spesa grossa proprio a Bergamo. Per ora sono voci, ma il fumo è tanto e l'arrosto potrebbe arrivare presto.
L'IDENTIKIT DEL NUOVO BOMBER – Se qualcuno parte, qualcuno deve arrivare. La strategia in entrata è chiara: serve un profilo giovane, fresco, capace di agire da seconda punta ma in grado di adattarsi anche come riferimento centrale. Un vice di lusso per Scamacca e Krstovic, insomma. L'Atalanta non cerca figurine, ma prospetti da valorizzare. E lo scouting nerazzurro, come da tradizione, ha allargato gli orizzonti ben oltre i confini nazionali.
ROTA SU LISBONA E DINTORNI – Le indiscrezioni più intriganti arrivano dalla terra lusitana. Due i nomi cerchiati in rosso secondo quanto riferisce L'Eco di Bergamo e anticipato ieri dalla Gazzetta: Yassir Zabiri, classe 2005, attaccante marocchino che si sta mettendo in luce nel Famalicao, e Oumar Camara. Quest'ultimo, classe 2007, è un esterno francese scuola PSG oggi al Vitoria Guimaraes, un talento purissimo su cui però c'è da registrare il forte pressing del Bologna. Sono scommesse intriganti, perfettamente in linea con la filosofia dei Percassi.
SFIDE DI LUSSO IN SERIE A – Ma lo sguardo di D'Amico resta vigile anche sul mercato interno, dove però la concorrenza è spietata. Piace moltissimo Giovane, brasiliano del 2003 in forza al Verona: su di lui c'è la fila delle grandi (Roma, Napoli e Milan), il che rende l'operazione complessa ma affascinante. Infine, un pensiero in prospettiva futura, guardando già all'estate: sul taccuino c'è Jeff Ekhator del Genoa. Il classe 2006 è blindato fino al 2029, ma l'Atalanta ha dimostrato più volte di saper anticipare i tempi quando individua il cavallo giusto su cui puntare.
Sarà un gennaio di fuoco, tra la necessità di sfoltire la rosa e quella di non perdere treni importanti per il futuro. L'Atalanta si muove nell'ombra, pronta a colpire con la solita, chirurgica precisione. Il 2026 è appena iniziato, ma il mercato nerazzurro è già entrato nel vivo.
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