Inghilterra, la maledizione è solo "senior": le selezioni giovanili vincono e convincono

Da quella sera di luglio del 1966, quando l'Inghilterra alzò al cielo la Coppa del Mondo battendo la Germania Ovest grazie al contestato gol fantasma di Geoff Hurst, sono passati quasi 60 anni. E da quella sera la nazionale maggiore non ha più vinto nulla: una lunga attesa, sogni coltivati e puntualmente infranti nonostante le generazioni di grandi talenti che si sono succedute.

Le delusioni sono state numerose e dolorose. Tra le più cocenti c'è sicuramente Euro '96, ospitato in casa: la nazionale di Terry Venables, con Gascoigne, Shearer e McManaman, si fermò in semifinale ai rigori contro la Germania, con il celebre errore di Gareth Southgate. Una sconfitta che ancora brucia nella memoria collettiva inglese, come quelle dell'inizio del nuovo millennio: la generazione d’oro di Beckham, Gerrard, Lampard, Scholes e Rooney non è mai riuscita a superare i quarti di finale in un grande torneo. Ai Mondiali del 2006 furono ancora una volta fatali i rigori, stavolta contro il Portogallo; nel 2010 l'umiliazione contro la Germania agli ottavi (4-1) e un altro gol fantasma, quello di Lampard, stavolta non convalidato.

Con Euro 2020 sembrava arrivata una svolta, grazie al lavoro del CT Southgate, che due anni prima aveva portato a una semifinale Mondiale: la finale raggiunta a Wembley e la solita condanna ai rigori contro l'Italia, però, hanno alimentato la "maledizione", così come il k.o. tre anni più tardi contro la Spagna, sempre all'ultimo atto.

Mentre la nazionale maggiore cerca ossessivamente un grande trionfo, le nazionali giovanili vincono e convincono. Nel 2017 l’Inghilterra ha vinto il Mondiale Under 20 e l’Europeo Under 19. Nel 2023 c'è stato il trionfo all’Europeo Under 21 con una squadra ricca di talento, battendo la Spagna in finale; un risultato bissato sabato in Slovacchia con la vittoria per 3-2 in finale sulla Germania. Questi successi confermano che il talento in Inghilterra c’è, eccome. Il vero problema resta il passaggio dalla gioventù all’élite, dalla promessa alla realizzazione. Nell'attesa, però, è giusto sottolineare anche gli aspetti positivi.