Le U17 della Russia riammesse ai tornei. L'Ucraina chiede alla FIFA di ripensarci
Nei giorni scorsi la FIFA, dopo la UEFA, ha deciso di consentire alle squadre Under 17 della Russia, sia al maschile sia al femminile, di partecipare ai tornei internazionali seppur con una serie di limitazioni (niente inno e bandiera e nome diverso) aprendo uno spiraglio per il ritorno del calcio russo sul palcoscenico internazionale dopo la sospensione decisa dai massimi organismi calcistici nei confronti del paese europeo a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.
Una decisione che non è stata accolta con favore proprio dagli ucraini che tramite il Ministero della Gioventù e dello Sport hanno presentato appello chiedendo di annullare la decisione e tenere ancora fuori dalle competizioni internazionali le squadre giovanili russe. Un appello rivolto anche a tutte le singole federazioni calcistiche della UEFA a cui è stato chiesto di boicottare le partite e i tornei che vedranno la Russia ai nastri di partenza.
Il presidente onorario della Federcalcio russa Vyacheslav Koloskov ai microfoni di Izvestia ha risposto alla richiesta ucraina spiegando che non troverà mai seguito facendo l’esempio della federcalcio ungherese: “L’Ucraina ha reagito allo stesso modo alla decisione della UEFA, era categoricamente contraria e ha invitato gli altri a boicottare la decisione e ora sta facendo lo stesso con la FIFA, ma nessuno presterà attenzione alle loro richieste. C’è una decisione degli organi competenti e va attuata. - continua Koloskov – L’Ungheria per esempio ha già dichiarato che rispetterà la decisione e si atterrà ai regolamenti della UEFA”.