Ronaldinho di nuovo nei guai: accusato di truffa in Brasile, deve comparire in Parlamento
Nuovi guai con la giustizia per Ronaldinho. L'ex giocatore di Milan e Barcellona potrebbe finire di nuovo in prigione: è stato accusato di truffa in merito a un'indagine su una delle sue società (la 18k Ronaldinho), che avrebbe promesso guadagni superiori al 2% a tutti gli investitori che depositavano un minimo di 30 dollari in criptovalute.
Il Pallone d'Oro del 2005, riporta la stampa brasiliana, sarebbe stato chiamato a comparire diverse volte davanti alla Commissione parlamentare della Camera dei Deputati; così, dopo l'ennesima assenza, il deputato Aureo Ribeiro (presidente della Commissione) lo ha convocato nuovamente per domani e ha assicurato che, qualora Ronaldinho non si presentasse, si rivolgerà alla polizia per far sì che rilasci una dichiarazione e per portarlo "con la forza" a Brasilia.
Cosa è successo
Dinho figurava solo come "ambasciatore" di questa azienda, che inizialmente era stata fondata esclusivamente con lo scopo di commercializzare orologi e gioielli, anche se il Pubblico Ministero brasiliano ritiene che sia coinvolto nella frode. I suoi legali assicurano che è stato una "vittima" della suddetta società, che avrebbe utilizzato la sua figura e il suo nome illecitamente, senza autorizzazione, per frodare potenziali clienti. Questi ultimi avrebbero presentato una denuncia e hanno intentato una causa per circa 61,2 milioni di dollari contro la 18kRonaldinho per danni materiali.