Lotito su Sarri: "Si dimise per colpa dell'ambiente, non per la Lazio. Tra me e lui c'è affetto"

Claudio Lotito, presidente della Lazio, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti all'evento sulla lotta contro il bullismo allo stadio Olimpico. Presente anche l'inviato di Tuttomercatoweb.com, di seguito le parole del patron biancoceleste: "Penso che questo club, da quando sono il presidente, abbia dimostrato non solo la sensibilità ma anche la capacità di mettere a terra una serie di problemi.
Quando diventai presidente dissi di volere un calcio didascalico e moralizzatore, che insegni i comportamenti, tant'è che dico sempre anche agli allenatori che dobbiamo allenare il fisico e la mente e nutrire lo spirito, perché ogni individuo è un mondo a parte e va educato ai valori fondanti dello sport: il rispetto dell’essere umano, la sensibilità verso gli altri. Proprio perché ha questo potere mediatico il calcio va sfruttato anche per metodi costruttivi e non solo per quelli sportivi. Noi lo facciamo, andiamo anche nelle scuole, perché dobbiamo aiutare le persone meno fortunate sapendo che c’è una passione comune e una squadra che li supporta".
Ha fatto promesse a Sarri?
"Il rapporto tra me e Sarri è anzitutto di stima reciproca alla base, e posso dire anche di affetto. Io non sono mai andato a cena con mia moglie a casa di nessun allenatore, invece da Sarri ci sono andato. C’è una grande considerazione familiare, si era creata una grande empatia. Sarri si era dimesso perché riteneva che non c’erano più le condizioni per portare avanti il progetto, ma non per colpa della società, ma per colpa ambientale".
