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Inter giochi riaperti ma solo a metà. Milan, un vantaggio. Mou, che disastro! Addio a giugno? Lega Calcio, un solo nome per la presidenza

Inter giochi riaperti ma solo a metà. Milan, un vantaggio. Mou, che disastro! Addio a giugno? Lega Calcio, un solo nome per la presidenza TUTTO mercato WEB
lunedì 14 febbraio 2022, 08:30Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb

Il pareggio di Napoli ci può stare, la sconfitta nel derby per come è maturata andava evitata ma la Champions alle porte rischia di essere il vero problema dell'Inter che dovrà distribuire equamente le forze. Il primo tempo di Napoli aveva lanciato un allarme importante. L'Inter rischiava lo stato di crisi. Sarebbe stata emergenza vera. La ripresa ha salvato Inzaghi ma c'è tanto da lavorare perché nessuno, post mercato, si aspettava che in 7 giorni il Milan potesse risucchiare 5 punti ai cugini. Il Milan senza Champions potrà lavorare con serenità. E lavorare tutta la settimana, diteci quello che volete, cambia il mondo per uno spogliatoio. Pioli ha un grande vantaggio e non deve sprecarlo. Certo, la sera sarà brutto vedere Inter-Liverpool in tv però a mente fredda è un vantaggio che va sfruttato. Questo è il vero plus del Milan. Il Napoli piace ma il capolavoro lo avrebbe fatto se avesse dato seguito, nella ripresa, a quanto fatto vedere nel primo tempo. Spalletti c'è e la notizia più bella sarebbe proprio che questo triangolo lo vedessimo fino a maggio. L'Inter deve vincere a Bologna; certo non serve un'impresa ma di questi tempi meglio giocarle tutte le partite per evitare strani scherzi. Il Bologna non sta bene e la conferma l'abbiamo avuta a Roma, con la Lazio.
Diteci che siamo prevenuti, insultateci pure ma ripetiamo la stessa filastrocca da agosto. Mourinho sta facendo disastri veri a Roma. Dopo aver preso batoste in Premier è arrivato a macchiare la sua immagine in Italia, dove tutti lo consideravamo un Dio. E lo è stato. Qualcuno potrà dire "ma come prima era un Dio e adesso un incapace?" la risposta è no ma vanno fatte delle riflessioni. Perché gli allenatori, ad un certo punto, si bruciano eppure avevano fatto vedere belle cose pochi anni prima? Il calcio sta cambiando ogni 2-3 anni. Cambiano i metodi di preparazioni, cambia la tattica, l'inserimento del var, le 5 sostituzioni... se non ti aggiorni sei out. Il calcio di 5 anni fa poteva dare risultati 5 anni fa ma non ora. Non è un mistero. Molti allenatori si sono bruciati perché non hanno tenuto il passo con la nuova generazione. Questa è la generazione degli Italiano, di Zanetti... di questa gente che ovviamente non potrà puntare a grandi risultati perché allenano squadre con obiettivi diversi ma oggi si "portano" questi allenatori. I Mourinho, Giampaolo, Mazzarri, Di Francesco, Prandelli e tanti altri sono superati. Non sono incapaci ma è un altro calcio. Josè è un bluff a Roma. Lo abbiamo capito subito e lo ripetiamo da mesi. La conseguenza è che i romanisti sono convinti del proprio allenatore e ci becchiamo migliaia di insulti.

Poco conta. Se pareggi al 94' a Sassuolo, con Dionisi che non aveva l'attacco titolare significa che ormai non sai più che pesci prendere. In estate la società ha speso i soldi, in inverno anche. Mourinho non ha più alibi. Questa stagione è un fallimento e non sarà una posizione nell'Europa di B o C a farci cambiare idea. Diamogli tempo? Certo, ma qualcosa doveva farci vedere. Abbiamo visto zero del repertorio se non sentire critiche nei confronti di arbitri ed avversari. Una valle di lacrime ma di calcio neanche l'ombra. Siamo rimasti alle vhs di Milito che segna a Madrid.
Il calcio italiano ha bisogno di riforme e non di un Presidente politico (per carità) e neanche deve andare allo scontro tra Lega e FIGC. Già c'è il Governo ad ostacolare il sistema, le diatribe Milano-Roma non aiutano nessuno. In Via Rosellini serve un Presidente, preferibilmente che non abbia casa e famiglia in California. De Siervo, mi risulta, che non abbia intenzione di andare a vivere a Los Angeles o Beverly Hills. Se dovesse andarci ce lo dica subito, almeno, chiediamo di segarlo prima che faccia i biglietti. In caso contrario, se vuole restare in questo Paese di pazzi, sarebbe l'uomo giusto per guidare la Lega Calcio. Non abbiamo bisogno di Presidenti farlocchi. O di immagine o politici. Serve un Presidente che prenda decisioni, che dica agli altri Presidenti di club ci vediamo a fine anno e se avrò lavorato male mi mandate via. De Siervo gestisce il calcio per la sua competenza sui diritti tv, certo anche lui dovrà rivedere qualcosa, ma se vivi solo di diritti tv hai bisogno di un Presidente leader in quel campo. Quando il business dipenderà totalmente dagli stadi troverai un Presidente con altre qualità. Bisogna fare in fretta ed evitare che Coni e Figc mettano le mani sulla Lega Calcio. Bisogna correre e prendere decisioni. I Presidenti delle società dovrebbero pensare meno a cosa si fa in Via Rosellini e più a sistemare i conti delle proprie società. Se un Presidente non è capace di guidare la sua azienda come dovrebbe decidere cosa bisogna fare in una Lega? Percassi junior sarebbe un'ottima soluzione per la vice Presidenza. Una carica sì formale, sì politica che ci vuole ma solo come "controllo" e tutela. Nulla di più. Figuriamoci se Percassi potrà fare il Presidente. Forse sarà leggermente più interessato a curare le sue aziende che una Lega composta da 20 esauriti. Nuove idee, nuove forme di business e chiarezza totale sulle operazioni di Via Rosellini. Solo così potremmo evitare che il prossimo Presidente se ne "fugga" in Polinesia Francese.

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