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Juve: operazione Loca a centrocampo. Inter: guai a sottovalutare l'affare Hakimi. Milan:  occhio al "treno" Kessie (e suTonali...). Napoli: De Laurentiis ha ragione. Italia-Spagna: chissà se va (e attenti a Immobile)...

Juve: operazione Loca a centrocampo. Inter: guai a sottovalutare l'affare Hakimi. Milan:  occhio al "treno" Kessie (e suTonali...). Napoli: De Laurentiis ha ragione. Italia-Spagna: chissà se va (e attenti a Immobile)... TUTTO mercato WEB
martedì 6 luglio 2021, 08:00Editoriale
di Fabrizio Biasin

"Chissà se va". È il grande giorno di Italia-Spagna, ma è anche il giorno dopo la scomparsa del mito Carrà. E allora sì, chissà se va. Lei che era la prediletta di noialtri italiani (ma pure dei nostri avversari), oggi avrebbe ovviamente tifato per l’azzurro.

Chissà se va, già. Sarà meraviglioso testare le nostre ambizioni contro una Nazionale che negli ultimi anni ci ha spesso rotto le balle: abbiamo vinto nel 2016, ma ci hanno anche infilato 4 pere nel 2012. E quella era una finale. La sfida di stasera, invece, vale una finale ed eviteremo di spandere melassa su quanto è bello essere italiani. Preferiamo dire una cosa sola, riferita al nostro attaccante.

Da tre giorni tutti rompono i santissimi a Immobile, come se ci avesse ammazzato il gatto. Sì, ok, sul gol di Barella ha fatto la sceneggiata, quella che probabilmente avrebbero fatto 99 calciatori su 100 al posto suo. Si fa? No, non si fa, ma evitiamo di trattarlo come un appestato. E c’è chi dice “sì, ma ha giocato malissimo, deve stare fuori”. Come se una partita sbagliata fosse sufficiente per dimenticare 5 anni di gol a raffica. È l’attaccante più forte che abbiamo mai avuto? No, non lo è. Merita l’oblio? Non scherziamo. Oh, “Fratelli d’Italia” deve valere nel bene ma, soprattutto, quando si tratta di incoraggiare chi ne ha bisogno. Spagna, attenta a Ciro.

L’Inter ha infine venduto Hakimi. È successo 2323 volte nell’ultimo mese, ma questa volta è (quasi) ufficiale. I nerazzurri incasseranno una cifra tra i 68 e i 71 milioni a seconda del raggiungimento o meno dei bonus "difficili". Qualcuno dice “oh, son pochi”. E non si rende conto di quello che afferma.

Nel mercato dei parametri zero, dei quattrini che finiscono solo nelle tasche dei procuratori, i nerazzurri realizzano 30 milioni di plusvalenza. E tutti in coro: “Sì ma Hakimi è fortissimo!”. È così, i campioni d’Italia perdono un potenziale fenomeno. Ma in un solo anno, il marocchino, ha portato uno scudetto e un sacco di soldi. E l’Inter di quei soldi ha bisogno come l’aria.
Diciamo così: probabilmente questo super giocatore farà le fortune del Psg, di sicuro ha fatto quelle dei nerazzurri. Non è poco.

Una cosa sul Milan, anzi due. Per Kessie sta passando il treno, anzi per qualcuno è già passato. Pare che la richiesta del procuratore da 6 milioni a stagione sia stata seccamente respinta. Se così fosse, Milan, ripensaci: non perché il Diavolo in futuro non possa fare a meno di Kessie, ma perché il valore del suo cartellino (50 milioni minimo) va preservato.
E Tonali. Tonali ha accettato il taglio imposto dal Milan e rinuncia a 4-500 mila euro di ingaggio. Molto dicono "non aveva alternative" e forse è vero. Ma in un mondo senza senso come quello del pallone, dove piuttosto che perdere un euro ci si rivolge ai tribunali, questa cosa merita quantomeno una segnalazione.

Juve. Pare che Arthur stia ragionando sull'operazione alla gamba. Questa cosa non cambia le prospettive rispetto alla volontà dei bianconeri di prendere Locatelli: lo volevano prima, lo vogliono ancora di più, lo prenderanno. È la carta di Allegri per provare a dare un'identità al suo gruppo di lavoro.
Allegri che, potendo scegliere, preferirebbe una squadra senza Ronaldo e con un paio di pedine più adatte alla sua idea di calcio. Ma questa cosa non dipende da lui e neppure da Ronaldo. Dipende dalle eventuali offerte per il portoghese. Sono arrivate? Una settimana fa pareva che da Parigi si stessero muovendo, ora tutto porta a pensare che alla a fine il campione resterà a Torino. Insomma, restiamo in trepidante attesa.

Ah, De Laurentiis. Il patron del Napoli ha ragione. Questa cosa degli stadi pieni al 20% alla ripresa dei campionati è una boiata. Cioè, sarebbe un inutile contentino dato ai club. Avrebbe molto senso, invece, dare la possibilità di riempire interamente gli impianti con i tifosi vaccinati. E questo per un motivo molto poco romantico: i club hanno bisogno di tornare a incassare.

Fine della fiera, inutile andare avanti, del resto oggi - giustamente- ci interessa solo una cosa: Italia-Spagna.
Forza azzurri, fatelo per voi, fatelo per noi: regalateci la possibilità di programmare una micidiale grigliatona domenicale in vista della finale. È molto importante.

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