Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Vince l'Inter ma perde ancora l'Aia. Napoli, grande prova di forza. Milan, manchi tu. Chi criticava Beto non può parlare di calcio. Bentornato Bari, Polito da 10 e lode

Vince l'Inter ma perde ancora l'Aia. Napoli, grande prova di forza. Milan, manchi tu. Chi criticava Beto non può parlare di calcio. Bentornato Bari, Polito da 10 e lodeTUTTO mercato WEB
lunedì 4 aprile 2022, 08:20Editoriale
di Michele Criscitiello
Direttore Sportitalia e Tuttomercatoweb

Vince l'Inter una partita da pareggio secco. Per come è andata, per come se le sono date e per quello che abbiamo visto durante tutto il match. Poteva essere uno 0-0 o, meglio ancora, un 1-1. Ha vinto l'Inter perché questa volta è stata cinica, perché è stata brava a chiudersi ma non altrettanto brava a chiuderla. E' stata anche fortunata ma resta aggrappata al treno scudetto in un week end pericolosissimo. La Juve non disdegna ma neanche disegna. Chi perde è ancora una volta l'AIA. Mai sigla fu più azzeccata. Il problema non è il rigore assegnato, il problema non è il fallo fischiato, il problema non è il rigore fatto ripetere. Il problema è che negli occhi di Irrati c'era il terrore, perché questi arbitri non sanno cosa fare, perché non sanno prendere una decisione che il var li spaventa. Quando fa ripetere il rigore per "invasione di campo" è la classica scelta alla Ponzio Pilato. Arbitri che ogni domenica sbagliano (parlo in generale) che con il Var non hanno tratto beneficio ma sono andati in palla completa. Erano scarsi, ora sono scarsi e deboli che si fingono forti. Erano e sono presuntuosi. Questi sono gli arbitri che in Italia stanno indirizzando il campionato. Sul piatto della bilancia pesano due gravi errori: il gol non convalidato a Messias e il rigore non assegnato al Torino contro l'Inter. Questi due su tutti. Poi via con altri cento. Le gare del pomeriggio: il Napoli perde a Bergamo e finisce il sogno scudetto. Non è andata proprio come pronosticavano in molti. Per due ragioni: l'Atalanta non è la squadra degli ultimi anni. Sia nel gioco che nei risultati. In casa, soprattutto. I meriti del Napoli, però, sono maggiori dei demeriti dell'Atalanta. Spalletti è consapevole che quest'anno può arrivare fino in fondo anche se il Milan si è messo sulla strada giusta. Il Napoli ha la rosa, forse, più completa con grande qualità nei singoli. Vincere a Bergamo, senza titolari importanti, non è una notizia che può passare in secondo piano. Il Napoli c'è e lotterà per il titolo fino alla fine. Occasioni, come quella di quest'anno, non capitano spesso e hai il diritto e dovere di provarci fino al termine del campionato. Gli azzurri a Bergamo hanno giocato bene ma soprattutto con la convinzione di chi vuole arrivare fino in fondo. Peccato per i troppi punti persi; in casa e con le grandi. Un trionfo del Napoli sarebbe un poster per il calcio italiano che dopo il flop mondiale ha perso appeal a livello internazionale e l'immagine di una città in festa, come Napoli, farebbe sicuramente bene a tutto il Paese. Giustamente non devono pensarla così i milanisti ma prima ci riferivamo al folclore e allo spettacolo che solo i napoletani sanno creare. Il Milan sta bene e stasera non può e non deve guardare in faccia a nessuno. Poteva essere la grande notte, invece, è la notte per tenere lontane le avversarie. Pioli non si aspettava due successi a Bergamo e Torino. Neanche noi. Bisogna essere onesti: lo scudetto sulle maglie rossonere sarebbe un punto di svolta.

Sarebbe la vittoria di un fondo che si è travestito da società e sarebbe il trionfo del calcio riqualificato. Quello che non cede a ricatti, compromessi e rilanci dei procuratori. Vincere darebbe un segnale a tutto il sistema: ai bilanci assurdi dell'Inter, a quelli inguardabili della Juventus e alle spese folli della Roma. Certo, anche il Milan ha speso qualcosa, ha buttato 7 milioni netti per donarli a Ibra ma ha fatto le cose con criterio calcistico. Perdere Donnarumma e prendere il sostituto più forte. Lasciare il numero 1 del futuro e, tra PSG e Nazionale, rivedere un portiere completamente diverso da quello di San Siro. Vincere nell'anno di "Ciao Giggio puoi andare" e nell'anno con Kessie in mezzo al campo già con la maglia del Barcellona sarebbe straordinario. Perché sarebbe la vittoria della società e di Pioli. Mai mi sarei aspettato un progetto così lungimirante, invece, Maldini e Massara hanno avuto ragione. Certo, per completare l'opera serve un gran finale di stagione e soprattutto sono serviti i flop della Juventus e la frenata dell'Inter nell'ultimo mese e mezzo. Il Napoli, però, è lì e sarebbe divertente vedere fino al termine un testa a testa come negli anni d'oro del nostro calcio. Testa a testa... a testa. Dopo la notte di ieri a Torino.
Lo avevamo consigliato ai fantallenatori il 1 settembre. Aveva avuto un grande impatto con la serie A, poi negli ultimi due mesi si era fermato e si è beccato insulti e marchio di "bidone". Beto, invece, è stato e sarà un grande attaccante. Con il Cagliari ha fatto il botto e si è sbloccato ma un attaccante va giudicato anche quando non segna. Certamente ha avuto qualche difficoltà ma le sue qualità non possono essere in discussione e non possono dipendere da un gol sbagliato. Questo è un attaccante di razza, ha una velocità assurda per essere una punta e per essere così alto. Proprio per la stazza che si ritrova è inedito trovare in lui una qualità da numero 10. Ha un futuro da predestinato e finalmente l'Udinese ha ritrovato l'attaccante che cercava dal ritiro di Di Natale. Una punta che sappia giocare, segnare e far giocare la squadra. La coppia con Deulofeu può essere devastante. Cioffi ha dato forza, grinta e identità a questa Udinese che adesso si potrà togliere delle grandi soddisfazioni. E con un Beto così si scatena già il mercato estivo.
In chiusura un Bentornato al Bari. In quella serie B che va ancora stretta ad una piazza come Bari. I complimenti vanno fatti soprattutto a Ciro Polito che ha saputo costruire una squadra forte e soprattutto ha tenuto tutti uniti nel periodo di difficoltà. A Bari hanno avuto la conferma che in una piazza così non serviva il copia e incolla di Napoli. Serve un progetto ad hoc, indipendente. E' l'ora della festa, strameritata. Ma, presto, sarà anche l'ora delle risposte per capire cosa succederà un domani se il Bari dovesse salire in serie A (cosa non impensabile, anzi) come accaduto alla Salernitana di Claudio Lotito. Gravina, questa volta, non potrà fare due pesi e due misure. I tifosi del Bari non devono vederlo come un affronto bensì come una tutela. Visto che per troppi anni sono stati presi in giro.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile