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Una Fiorentina piccola e fragile si scioglie come neve al sole
Il commento a caldo dell'avvocato e procuratore Giulio Dini dell'ennesima prova disastrosa del gruppo Fiorentina, questa volta a Sassuolo:
La squadra si scioglie appena si alza la temperatura, non crede nella possibilità di fare diversamente.
Al di là dei gol incredibili presi, casuali e suicidi in momenti cruciali della gara, continuo a non vedere alcun segnale di cambiamento nell’impostazione e nelle prestazioni.
Non dubito ci sia stato un impegno sulla concentrazione e sul lavoro atletico ma è mancata la prospettiva.
Decimo gol subito su calcio piazzato e due autoreti di De Gea, queste sono.
Allora lascio andare.
Per me sarebbe il momento di dare spazio a chi può offrire di più, chiunque esso sia.
Invece si continua nel palleggio rallentato a centrocampo che costringe al lancio lungo verso Kean o nella speranza di creare la superiorità con Dodò, che, numeri alla mano, difficilmente crea pericoli reali.
Non vi è prova che questo sistema dia maggior equilibrio e compattezza, anzi, vi è la prova contraria.
Lo dicono i numeri.
Questo centrocampo non funziona e continua a non funzionare.
Lo dicono i numeri.
Dispiace perché così Vanoli si mangia tutta l’inerzia guadagnata al suo arrivo.
Se rinuncio, anche mentalmente, a fare male, a ritrovare l’entusiasmo nel creare pericolo, ho già perso.
Sul terzo gol siamo aperti come se avessimo Zeman, ma molto meno reattivi.
La squadra non vede nuove strade e si comporta di conseguenza.
Le prestazioni dei singoli e la loro perseveranza nel riprodurre gli stessi schemi non meritano sottolineature.
La matita blu va usata sulla perseveranza.
Senza una sterzata forte e decisa non vedo possibilità.
Il commento del giornalista Angelo Giorgetti:
Meno megafoni, più giocatori.
Meno banalità, più dirigenti.
Basta con le sceneggiate, i patti, i cuoricini.
Continua a essere tutto così misero, gli attributi sono emersi solo nel litigio per battere un rigore.
E comunque per sbagliare SEMPRE la scelta negli ultimi 20 metri bisogna essere dei fuoriclasse.
Almeno il patto per la salvezza è servito per prendere qualche like nelle storie sui social.
Il commento del giornalista Stefano Prizio:
L'unica posizione dignitosa per tifoseria e stampa è, mutuando il famoso coro degli ultras granata contro Cairo: ' Rocco Commisso devi vendere.... vendere'.
Ora, è vero che Commisso già in tempi non sospetti disse che non avrebbe ceduto a pressioni affermando che se ne sarebbe andato solo quando avesse voluto. D'accordo, la società è sua e in capo a lui sta la decisione di venderla, ma se deve tenerla facendone carne da macello come avviene adesso che ogni partita aumenta lo sprofondo verso la B e la viola diventa motivo di presa in giro per le altre tifoserie, allora è giusto che ogni componente dell'ambiente si ribelli alla china intrapresa e lo inviti civilmente, ma decisamente a fare un passo indietro.
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