Le riflessioni del Mancio: niente resa a Coverciano, ma la decisione arriverà dopo la Turchia

Il giorno dopo la sconfitta contro la Macedonia del Nord, a Coverciano, c'è stato il tanto atteso discorso di Roberto Mancini alla squadra dopo il disastro di Palermo. Da quello che è emerso non c'è stato alcun segno di resa e ha fatto intendere di voler restare. Nessun processo, il ct ha ribadito la fiducia alla squadra. Non è chiaro ancora se sia una sorta di bluff per prendere tempo prima della sfida contro la Turchia, ma da quello che emerge Mancini è apparso sereno, in attesa della prossima gara di martedì.
Si apre comunque un periodo di riflessione per il commissario tecnico, che prenderà la decisione definitiva dopo la partita di martedì contro la Turchia, nonostante un contratto fino al 2026 con la FIGC e le parole di stima del presidente Gravina arrivate a caldo. Da tempo, inoltre, diversi club di primissima fascia a livello europeo hanno sondato la sua disponibilità. Ultimo quel Paris Saint-Germain chiamato all’ennesima rifondazione dopo l’eliminazione dalla Champions League agli ottavi di finale che sembra segnare la fine dell’avventura di Mauricio Pochettino nella capitale francese.
Fine corsa per Roberto Mancini alla guida della nazionale italiana? In Inghilterra si pensa di sì, tanto che il nome del ct degli azzurri entra in modo deciso nella rosa dei papabili allenatori del Manchester United, da giugno. Questo stando ai bookmakers che lo collocano al quarto posto fra i possibili successori di Ralf Rangnick, dopo Erik ten Hag, Mauricio Pochettino e Thomas Tuchel. Mancini al termine della partita contro la Macedonia del Nord ha preferito non esprimersi circa il suo futuro e nonostante le rassicurazioni del presidente FIGC Gabriele Gravina, l'ipotesi dimissioni dopo l'inutile amichevole contro la Turchia è in piedi.
