Parole e gesti. Di Francesco in caduta libera. Sarri game over, Inzaghi top mister

Con la 28^ giornata, torna l'appuntamento con il "Due di Piccari", rubrica curata dal direttore di TMW Radio, Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.

Due di Cuori
Le parole e i gesti conquistano il cuore. In questa 28esima giornata parto dalle parole di Barella nel post Bologna - Inter. Il centrocampista nerazzurro torna sull'episodio del rigore contro il Genoa e chiede scusa per la reazione. Parole importanti che possono diventare un esempio per altri calciatori per evitare sceneggiate fastidiose e poco sportive. Bravo Barella: un segnale di maturità.
Conquista il cuore anche l'abbraccio dei giocatori del Bologna all'ex Arnautovic prima della partita contro l'Inter. Un messaggio di amicizia verso chi ha lasciato qualcosa nel gruppo.
Venendo al campo non si può non segnalare Inzaghi e la sua squadra. I giocatori dell'Inter sono forti, ma la mano del tecnico si vede in maniera ancora più profonda. Contro il Bologna è arrivato il gol da terzo a terzo. I centrali sono diventati centrocampisti ed esterni, costruiscono e segnano. Interscambio di posizione e coinvolgimento di tutti. L'allenatore conta e tanto. Inzaghi top mister.
Chiudo nel segnalare la prestazione di Chiesa. Juventus e Atalanta si dividono la posta, bene il secondo tempo che regala gioco ed emozione, ma la squadra di Allegri è trascinata soprattutto dall'energia pura di Chiesa. Criticare o mettere in discussione questo giocatore significa non capire di calcio.

Due di Picche
Dalle belle parole di Barella nel giro di poche ore siamo passati al brutto e folle gesto di D'Aversa che alla fine di Lecce Verona rifila una testa ad Henry. Le immagini lo inchiodano, le sue scuse sono il minimo. Un tesserato e soprattutto un tecnico che è anche un educatore, non può neanche pensare ad un simile gesto. Una scena volgare e diseducativa. Spero vivamente che arrivi un provvedimento esemplare nei confronti del tecnico. Nessuno vuole far passare D'Aversa per un mostro, ma chi sbaglia deve pagare in modo da mandare un messaggio chiaro a tutti, poi con il tempo il tecnico dovrà ricostruire la sua immagine. Il presidente Sticchi Damiani, da sempre persona equilibrata anche nelle proteste, nell'esonerare il tecnico ha fatto la scelta giusta per la squadra, per il club e anche per lui.
Se D'Aversa ha perso la testa, il tecnico del Frosinone Di Francesco ha perso la guida. I ciociari perdono ancora, ormai siamo difronte ad una caduta libera che sembra inarrestabile. Contro il Sassuolo arriva l'undicesimo KO e 6 punti nelle ultime 15 partite. Inutile parlare di gioco come fa Di Francesco, qua servono i punti. Sostanza e non gioco. Serve una scossa per cambiare un destino che sembra segnato, magari seguendo l'esempio di Empoli, Sassuolo e Lecce.
Altro tecnico in difficoltà è Sarri contro l'Udinese, la Lazio rimedia la quarta sconfitta consecutiva con una prestazione nel secondo tempo a dir poco imbarazzante. Rimango convinto della mia idea che ho più volte sostenuto in questa rubrica e in radio: scollatura totale tra Sarri e la squadra. Stessa situazione di Mourimho nel non gioco e nelle parole. Il finale lo conoscete, alla Lazio bisogna vedere se qualcuno avrà lo stesso coraggio mostrato dalla Roma. Game over.

Jolly
Il jolly di questa giornata è il gol di Dany Mota. Gesto artistico. Un gol da vedere e rivedere. Capeau.