Emozione Bove. Vittorie di corto muso, Bologna-Juventus un pari che non serve

Con la conclusione della 35ª giornata, torna l’appuntamento con il “Due di Piccari”, rubrica curata dal direttore di TMW Radio Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.
Due di Cuori
Bove sotto la curva sud, l'omaggio dei tifosi della Roma e gli occhi pieni di lacrime del ragazzo. Questa è la fotografia della 35esima giornata di Serie A. Da Roma-Fiorentina è arrivata una forte emozione che ha colpito tutti senza distinzioni di colori e di appartenenza. Bove è tornato nello stadio dove tutto è iniziato e ha salutato i tifosi che lo hanno visto crescere e sbocciare. Quel momento è stato toccante e molto probabilmente è stato anche un saluto al calcio italiano del ragazzo. Bove in quell'istante ha visto scorrere il film della sua vita: i sacrifici, le vittorie, le sconfitte e i sogni. Un momento toccante ed è stato impossibile non pensare a lui e a tutto quello che sta vivendo. Augurargli di tornare a giocare è la cosa più semplice che posso fare, preferisco però augurargli tanta forza, di circondarsi di persone che gli vogliono bene e di amare comunque la vita. Forza Bove!!!
Venendo al campo devo dire che è stata una giornata nel segno di Max Allegri: il vecchio corto muso ha colpito.
Nella lotta scudetto il Napoli ha cominciato per primo. Contro il Lecce non è stato tutto facile come ha sottolineato Conte, alla fine è servito un colpo di Raspadori su punizione per risolvere il match e una parata di Meret. La risposta dell'Inter è stata più o meno simile. Un rigore di Asllani ha lasciato in corsa l'Inter per il titolo. Il Verona da parte sua ha fatto un tiro in porta come il Lecce e anche qua bisogna segnalare una parata di Sommer. Vittorie di misura con qualche sofferenza, ma quella del Napoli pesa molto. Lo scudetto ora è a tre passi.
La zona Champions è un rebus: 4 squadre coinvolte e anche qui si soffre e si vince di misura almeno per due di queste. La Lazio ha risolto la partita con un gol di Dia e una prestazione non certo da ricordare contro l'Empoli, che è rimasto in 10 dal 30esimo per l'espulsione di Colombo. Anche la Roma batte la Fiorentina di misura con il gol di Dovbyk e un super Svilar che compie 5 parate decisive. Partite non certo memorabili, ma in questo finale di campionato i tre punti contano di più del gioco.
Due di Picche
Bologna-Juve è stata una bella partita, intensa e vivace, ma sa tanto di occasione persa per entrambe le squadre. Il pareggio mette a serio rischio la zona Champions. Il Bologna corre e gioca ma crea poco, la Juventus parte bene poi fatica, crea e tira di più in porta rispetto ai suoi avversari, ma alla fine è mancato il colpo del KO. In questo match sarebbe servita alle due squadre più concretezza e meno fronzoli. Altro che bella partita, ci voleva il caro vecchio corto muso di Max!
Voglio mettere tra le cose negative Hysaj: inammissibile il secondo giallo che rimedia durante Empoli-Lazio. Ad aggravare il tutto c'è il rimprovero di Pedro, che dopo il primo giallo aveva avvisato il difensore invitandolo alla calma. E lui che fa? In un'azione, non pericolosa, tira la maglia all'avversario e rimedia il secondo giallo e quindi rosso. Una scelta illogica quella di Hysaj, che ha mandato in affanno la squadra. Dubitare dell'intelligenza dei calciatori in alcuni casi è lecito.
Jolly
Il jolly lo pesca il Napoli con Raspadori. L'ex Sassuolo segna un gol pesantissimo. Una punizione che può valere lo scudetto, un affresco destinato ad entrare nella galleria del calcio azzurro.
