Lo scudetto di ADL e Conte. Tudor colpo finale, capolavoro Ranieri. Flop Lazio

Con la conclusione della 38ª giornata, torna l’appuntamento con il “Due di Piccari”, rubrica curata dal direttore di TMW Radio Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dal campionato.
Due di Cuori
Finisce un campionato entusiasmante, tutto si è deciso negli ultimi 90' dallo scudetto, alla Champions, fino alla salvezza. Un'emozione grande e continua che ha trovato la soluzione ai titoli di coda di un torneo che ricorderemo per po' di tempo. Il cuore ha battuto forte fino alla fine, un pathos lungo un anno.
Il Napoli si è preso lo scudetto, una vittoria arrivata soffrendo e lottando. E' stato un Napoli diverso, non più danza e poesia alla Spalletti ma muscoli e battaglia di una squadra contiana. Ogni partita un duello, ogni contrasto un ruggito. E Conte, la Tigre (così soprannominato da Stefano Impallomeni) sempre lì, a mordere, a spingere, a crederci. Se l'allenatore ha fatto bene, non si può dimenticare il lavoro del presidente De Laurentis. Astuto, geniale e pronto a stupire, Aurelio ha fatto il proprietario e non il padrone e scegliendo Conte ha ridato vita al Napoli. "Il Farone”, come ama definirlo Impallomeni, nei pomeriggi di Maracanà è stato il vero artefice di questo quarto scudetto. Chiudo con McTominay un centrocampista bomber che nell'ultima partita realizza un gol da 9, puro: un guerriero silenzioso e devastante.
In questa giornata il cuore lo prende anche Locatelli, spesso criticato e anche poco considerato, ma nella serata più importante si prende una grande responsabilità e dagli undici metri realizza un gol che vale il futuro. Capitano vero. Mentre Tudor è uomo vero, non ho mai pensato a lui come futuro tecnico della Juve, ma nel post Venezia ho apprezzato molto la sua sincerità e il suo coraggio. Al Mondiale per club ci dovrà andare l'allenatore del futuro non un traghettatore. Tudor ha smentito Giuntoli: colpo finale.
Il cuore lo ha fatto battere per tante giornate Ranieri. Un capolavoro del mister, una lunga rincorsa terminata con la conquista dell'Europa League e per qualche minuto contro il Torino, mentre perdeva la Juve, aveva anche raggiunto la Champions. Una stagione straordinaria. Aggiungo solo la grande crescita di Soulè nell'ultima parte del campionato soprattutto dopo l'infortunio di Dybala. Non è un caso a mio giudizio, in futuro questo ragazzo meriterebbe tanto spazio. L'argentino si è liberato.
Un cuore lo prende anche Kean che contro l'Udinese segna il gol partita, come era accaduto con il Bologna. Dopo un momento personale difficile il ragazzo chiude il campionato con 19 reti. Una stagione da incorniciare. La speranza è quello di rivederlo ancora in viola. Chiudo con Gasperini, bellissima la coreografia della curva e la richiesta dei tifosi di rimanere alla guida della squadra. Un amore grande.
Due di Picche
Il Milan chiude con una vittoria, ma la contestazione dei tifosi lascia un segno profondo. Una stagione anonima e piena di amarezze che non può appartenere alla gloriosa storia di questo club. Quello dei tifosi è stato un grido di dolore che non può essere ignorato. Il Milan si deve ricostruire partendo dalla società, va bene la scelta di Tare, ma vicino a lui serve qualcuno con un forte DNA rossonero. Una valutazione profonda andrà fatta anche sui giocatori, per alcuni di questi è giunto il tempo di fare le valigie; chi indossa quella maglia deve avere un grande rispetto, cosa che in questo campionato non si è mai vista. Non condivido chi dice che questa squadra con due innesti è da scudetto, forse prima di pensare ai grandi obiettivi sarebbe meglio costruire una squadra vera. Rifondazione!!!
Finale molto amaro per la Lazio che rimane fuori dall'Europa. Negli ultimi 90' contro il Lecce perde tutto e dopo aver fatto un campionato sempre in lotta per il quarto posto si è ritrovata settima in classifica. Flop!!! Un peccato soprattutto dopo quello che si era visto nel girone di andata. La squadra ha sicuramente fatto un campionato sopra la sua reale forza, ma questo non può essere un alibi. Baroni e i giocatori potevano gestire meglio alcune partite, le loro responsabilità ci sono e vanno evidenziate, ma la società poteva e doveva fare un lavoro diverso nel mese di gennaio. Qualche rinforzo avrebbe consentito a Baroni di affrontare meglio il resto della stagione. A Formello un film già visto e rivisto. Alla Lazio va in scena: “Ricomincio da capo”.
Jolly
Il jolly vincente lo pesca il Lecce con Coulibaly. Il suo gol contro la Lazio regala tre punti e la salvezza ai salentini. Salvatore!!!
