
La crisi è alle spalle, il primo posto realtà: l'Inter torna a ruggire, Chivu ha guarito il gruppo
Quattro vittorie consecutive in campionato bastano per prendersi il primo posto, cancellando in un colpo i due ko consecutivi contro Udinese e Juventus. Aspettando Milan-Fiorentina, l'Inter si gode il primato in classifica, se pur in coabitazione con Napoli e Roma. La squadra di Cristian Chivu espugna l'Olimpico, sblocca la partita dopo sei minuti e gioca un grande primo tempo. Cala nella ripresa, ma resiste con Sommer che abbassa la saracinesca e il resto della squadra compatto.
La vittoria contro la Roma lancia un messaggio chiaro: l'Inter sta benissimo e vuole dimostrare di essere la più forte del campionato. Nel successo nella capitale svettano i veterani Bastoni e Barella, con quest'ultimo in versione assist man, ma anche un super Bonny, che non fa rimpiangere l'infortunato Thuram e nemmeno un Lautaro sì in campo ma evidentemente stanco dopo gli impegni transoceanici con l'Argentina. Il francese segna il gol decisivo e vince il premio "Panini player of the match" per la seconda partita consecutiva. Si parla tantissimo di Pio Esposito, ma l'ex Parma zitto zitto è già a quota 3 reti e 3 assist.
Artefice di questa rinascita nerazzurra è ovviamente Cristian Chivu. Il tecnico rumeno al termine della partita gongola, lasciando i meriti ai suoi giocatori: "Tutto merito di questi ragazzi che si sono calati subito nella realtà di questo campionato, lasciando alle spalle le delusioni della scorsa stagione e mettendosi in gioco. Facendo vedere che questa è una squadra che può lottare e competere per tutte le competizioni". Uno dei senatori della squadra, Nicolò Barella, ha riconosciuto l'impatto dell'allenatore: "Siamo sempre stati forti anche nei momenti difficili. La testa fa tanto in questo sport, non solo gambe e piedi. Serviva fiducia e il mister è stato un esempio. Anche lui in carriera ha vissuto delusioni e bellissime vittorie e poteva aiutarci".
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