Lautaro stende l'Atalanta. Inter in vetta, Milan e Napoli inseguono
Nel momento del bisogno in casa Inter spunta sempre Lautaro Martinez. L’argentino scarta il regalo di Djimsiti, proietta l’Inter in vetta alla classifica con una zampata delle sue e sventola la sua bandiera sempre più in alto nella classifica marcatori. I nerazzurri chiudono il 2025 con una vittoria che pesa un capitale, contro un'Atalanta pericolosa in contropiede nel primo tempo e sciupona nei minuti finali con Samardzic, che si divora a porta vuota il gol del pareggio. E pensare che il serbo sarebbe potuto essere un giocatore dell’Inter. Storie vecchie però, perché l’attualità racconta di un’Inter rabbiosa, capace di rispondere a Milan, Napoli e Juventus.
Partita quasi a senso unico quella della New Balance Arena, con l’Inter che ha stretto a tenaglia la Dea sin dai primi minuti. Marcus Thuram infila Carnesecchi su assist di Lautaro Martinez ma il Var annulla per fuorigioco di mezza figura del calciatore argentino. Ancor più clamorosa la doppia occasione nel secondo tempo, con Luis Henrique murato da Carnesecchi e Barella che spara in curva con mezza porta sguarnita. Chivu si è affidato alla regia di Calhanoglu aiutato da Zielinski, bene il reparto arretrato guidato da un grande Akanji nel duello con Scamacca. Duelli a tutto campo dall’attacco alla difesa passando per gli esterni. Errori e prodezze. Per i nerazzurri hanno fatto la differenza i cambi e la lucidità di Pio Esposito, bravo a trovare il corridoio giusto per mandare in porta Lautaro Martinez, spietato come sempre quando incontra la Dea. Terza rete consecutiva a Bergamo per il Toro, salito a nove gol in campionato, una in più del rossonero Pulisic andato a segno contro l’Hellas Verona.
Il gol dell’argentino ha piegato la forza della squadra di Palladino, incapace di sfatare il tabù della Dea, giunta alla nona sconfitta consecutiva contro il Biscione. Numeri pesanti tanto quanto quelli di un’Inter che non perde quasi mai la fiducia nei propri mezzi. L’orizzonte sembra roseo, anche se Chivu predica calma, guardando al campionato con la tranquillità di chi nella sua carriera ne ha vissute tante. L’Inter il 4 gennaio aspetta a San Siro il Bologna nella penultima giornata del girone d’andata. Un altro tassello di una strada, quella dello scudetto, lastricata anche dal botta e risposta a distanza tra l’allenatore del Napoli Antonio Conte e il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta. “La pressione è un privilegio”, dice con orgoglio Jannik Sinner citando la grande Billie Jean King. Tra Napoli e Inter si scarica il peso della favorita per il titolo anche davanti ai microfoni. Perché lo scudetto, in Italia, si gioca anche così.
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