L’impresa può non bastare, ma il Milan la vuole a tutti i costi: Pioli e Tomori suonano la carica
Un altro KO, il Liverpool con i giovani. Dovranno fare i conti, Pioli e Tomori come tutto il Milan, con l’ennesimo stop: torna ai box Rafael Leao, un altro titolare che non potrà scendere in campo. Il Diavolo proverà ad andare oltre, forte pure della crescita di Messias, che dopo il primo gol potrebbe trovare la prima presenza da titolare in Champions.
Il tempo delle favole, l’ha detto lui stesso nei giorni scorsi, è finito. Ora al Milan servono certezze. L’unica, per ora, è che i rossoneri devono vincere e poi guardare al risultato del Dragao: un pari tra Porto e Atletico Madrid, o una vittoria dei Colchoneros con uno scarto inferiore, consentirebbero l’accesso agli ottavi di finale, insperato a un certo punto del girone. Perché quella partita abbia una qualche importanza, però, il Milan deve vincere. Di fronte, un Liverpool che è già certo del primo posto nel raggruppamento e schiererà diverse seconde linee: “Farò delle rotazioni - ammette Jurgen Klopp, anche lui in conferenza stampa- anche se non posso cambiare tutti”. Turnover a cui fare attenzione: per esempio, uno come Origi di Champions ne sa qualcosa. È questo il livello di una montagna che il Milan può scalare, ma deve ancora farlo.