Il cowboy Textor ha vinto: Botafogo batte PSG, il presidente provoca Al-Khelaïfi

Qualche mese fa, i rapporti tra John Textor e Nasser Al-Khelaïfi avevano toccato il minimo storico. Durante una riunione tra i club di Ligue 1, il presidente del PSG aveva definito Textor un vero "cowboy", giudicandolo provocatorio e ostile. L’imprenditore americano, noto per il suo stile diretto, aveva risposto per le rime: si era presentato al match tra Lione e PSG con tanto di cappello da cowboy, trasformando la frecciata in un siparietto mediatico.
Stavolta Textor ha affrontato il PSG come proprietario del Botafogo, nel match di Mondiale per Club in cui la squadra brasiliana ha fatto l’impresa battendo i campioni d'Europa per 1‑0 grazie a un gol di Igor Jesus. Una vittoria storica per i sudamericani, ma anche una piccola vendetta personale per il miliardario statunitense. Subito dopo la partita, sui social ufficiali del club brasiliano è comparsa l'ennesima stoccata: "Solo un cowboy che insegue il suo sogno americano", con tanto di primo piano di Textor con l'immancabile cappello.
Un’uscita ironica e pungente che difficilmente sarà passata inosservata a Nasser Al-Khelaïfi. Se la tensione tra i due era già alta, questa vittoria non farà altro che alimentare una rivalità ormai sempre più personale, che va ben oltre i confini della Ligue 1. Per adesso, a sorridere è il cowboy.
