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"Era destino che tornassi in Emilia Romagna". Milan Djuric racconta la sua avventura al ParmaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 14:38Serie A
di Tommaso Bonan

"Era destino che tornassi in Emilia Romagna". Milan Djuric racconta la sua avventura al Parma

"Era destino che tornassi in Emilia Romagna, sono partito con il Cesena e sono cresciuto calcisticamente e come uomo lì. Ho girovagato e ora sono tornato, c’è un filo che mi lega con questa regione". Parla così Milan Djuric, attaccante del Parma, nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di RadioTV Serie A. "Il campionato di Serie A è cambiato tanto, è molto più fisico rispetto ad una volta. Magari ci sono un po’ meno giocate spettacolari, la tecnologia ha aiutato tanto anche a scegliere nuovi giocatori anche tanto dall’estero. Ci sono aspetti positivi e negativi ma il livello è alto e continuerà a crescere negli anni". Djuric sul Parma - "Ci sono tanti ragazzi che hanno grande potenziale, è normale quando cambi tanto soprattutto da campionati esteri serve tempo, anche il mister (Cuesta, ndr) è giovane e viene da un altro campionato e da un altro tipo di calcio. Noi più grande dobbiamo aiutare, spingere tutti nella stessa direzione. Ci vuole tempo, ma siamo sulla strada giusta, stiamo crescendo, lo abbiamo dimostrato anche contro il Milan. Avremo degli alti e dei bassi, ma dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo". La modernità della società - "A Parma non ci manca niente il livello è molto alto da tutti i punti di vista, dal centro sportivo alle tecnologie usate dallo staff del mister, i direttori, la società, siamo seguiti in tutti i minimi dettagli. Sia all’interno dello spogliatoio che dal punto di vista societario la direzione è quella di cercare di fare dei passi avanti e stabilizzare il Parma in Serie A per un lungo periodo e tutti stiamo spingendo in questa direzione. La società è ambiziosa, c’è un percorso da fare e noi siamo all’interno di questo percorso". La lotta salvezza - "Non deve mancare la forza del gruppo perché in campionati così difficili dove ci sono e ci saranno delle partite in cui subirai sconfitte bisogna restare uniti e compatti. Stabilità emotiva è fondamentale senza farsi influenzare troppo dal risultato. Serve restare concentrati sapendo che ogni punto vale tantissimo e essere positivi. C’è un gruppo di ragazzi giovani che hanno fame e voglia di dimostrare, è un boost importante per tutti, per noi e per la piazza. Questi sono i consigli che do io durante tutta la settimana e durante le partite". Domenica c'è Verona-Parma - "A Verona ho conquistato una salvezza molto difficile e sofferta nel playout con lo Spezia, è una piazza a cui sono legato, la mia famiglia è stata molto bene. Sarà bello tornare al Bentegodi, sarà una partita difficile perché sono una squadra con qualità che forse avrebbe meritato di avere qualche punto in più. Noi ci stiamo preparando, siamo agguerriti, cercheremo di fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto, speriamo di spuntarla noi". Alla guida del Parma c'è Cuesta - "Il mister è un ragazzo molto giovane che ha tanta fame, molto preparato, lavora tantissimo. Quando arriviamo la mattina lo vediamo che è già a lavoro con lo staff da un paio d’ore. Ha tantissima energia e positività, anche lui sta facendo un percorso. Ci dà delle indicazioni e anche noi cerchiamo di dare dei piccoli consigli su certe cose. È un lavoro di collaborazione continua, sicuramente mi ha colpito la cura dei dettagli sua e del suo staff".