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Sassuolo verde: quanti esordi! Ma alla fine ride NicolussiTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 5 dicembre 2019, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia

Sassuolo verde: quanti esordi! Ma alla fine ride Nicolussi

La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
Quello andato in scena ieri al Mapei Stadium è stato un pomeriggio di Coppa Italia e di giovani promesse, protagoniste della sfida dei sedicesimi di finale tra Sassuolo e Perugia. In un match vivace, ricco di gol e di occasioni, a imporsi sono stati gli umbri col punteggio di 1-2, maturato anche grazie al timbro di uno dei loro giovani di belle speranze. I neroverdi hanno invece incassato la sconfitta, addolcita da altri tre esordi in prima squadra, dopo quello trionfale di Turati nell’ultimo match di campionato contro la Juventus.

Laboratorio neroverde - Mister De Zerbi ci ha preso gusto, e dopo aver lanciato il portierino ha dato continuità nel match di Coppa Italia, premiando con l’esordio tre giovani del vivaio emiliano. Nell’undici titolare, hanno trovato spazio Alessandro Russo e Stefano Piccinini. Per il portiere classe 2001 si è trattato di una prima volta in un certo senso annunciata: era in lizza anche lui per debuttare già domenica a difesa dei pali del Sassuolo all’Allianz Stadium, ma il ballottaggio vinto da Turati ha fatto slittare alla sfida col Perugia la sua prima nel calcio dei grandi. Per lui una prova solida, soprattutto in un secondo tempo che lo ha visto tenere in corsa i suoi con un grande intervento, dimostrando di meritare la fiducia del club che ha investito su di lui, prelevandolo dal Genoa la scorsa estate. Partito dal primo minuto anche il centrale di difesa classe 2002, catapultato direttamente dall’Under 18 alla prima squadra, senza passare dalla Primavera. Per lui, che non ha ancora compiuto diciassette anni (lo farà il prossimo 31 dicembre, ndr.), l’esordio ha rappresentato il premio per una crescita esponenziale, che già da un paio di mesi lo ha fatto entrare in pianta stabile nel giro della prima squadra, con la quale vanta già una manciata di panchine in Serie A. Positiva anche la sua prestazione, terminata all’86’ per lasciare spazio a un altro baby neroverde, mandato in campo a caccia dell’assalto per acciuffare il pareggio nel finale. Parliamo di Jacopo Pellegrini, attaccante classe 2000 che, dopo aver vestito per sette anni la maglia della Reggiana, è arrivato al Sassuolo nell’estate del 2018, proprio insieme a Piccinini. I 5 gol tra campionato e Coppa Italia Primavera hanno attirato l’attenzione dello staff della prima squadra, con De Zerbi che lo ha voluto saggiare nello scampolo di gara che ha rappresentato la prima da grande in maglia neroverde, ma non il debutto assoluto da professionista. Pellegrini aveva infatti già esordito in Coppa Italia Serie C con la Reggiana, nel novembre 2017. Ieri ha alzato l’asticella, preparando il terreno per il salto definitivo nel calcio che conta.


Guizzo del "veterano" - Ma la sfida tra Sassuolo e Perugia ha visto sfidarsi anche due “veterani”, già abituati rispetto ai coetanei a calcare palcoscenici di questo calibro. Uno dei migliori tra i padroni di casa è stato Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 che ha già all’attivo presenze nella massima serie e che ieri ha sfiorato il gol, sfumato in una mischia sotto porta nella quale lui e Traore si sono disturbati permettendo il recupero a un difensore ospite. Ma il vero mattatore di giornata è stato Hans Nicolussi Caviglia, centrocampista classe 2000 in prestito alla Juventus che ha nobilitato il suo buon avvio di stagione, segnando con una punizione beffarda il suo primo gol da professionista. Una rete che profuma di futuro, in un pomeriggio che potrebbe aver visto in vetrina alcuni protagonisti del calcio italiano di domani.