
Roma-Lille 0-1 - Scacco Matto - Tardivo l'ingresso di Dovbyk, fondamentale la differenza nella qualità del palleggio
LE FORMAZIONI - Gasperini fa riposare Mancini e Koné, confermando Pellegrini accanto a Soulé, dietro a Ferguson. Cristante ed El Aynaoui agiscono in mezzo al campo, con Wesley e Tsimikas ai lati mentre il pacchetto difensivo è composto da Celik, Ndicka ed Hermoso.
Genesio risponde con Bouaddi e Bentaleb a centrocampo nel 4-2-3-1 francese. Haraldsson gioca sulla trequarti con Correia e Sahraoui sulle fasce, dietro all'unica punta, Giroud.
PRESSING ALTO - Entrambe pressano gli avversari per disturbare la manovra e recuperare subito palla. La differenza la fa la qualità nel palleggio: i giallorossi sbagliano troppo nella propria trequarti e proprio da un errore ingenuo (da parte di Tsimikas) arriva il gol del Lille. I francesi insistono e mettono in difficoltà la Roma, che non riesce nemmeno ad appoggiarsi al proprio centravanti, Ferguson, fagocitato dai due centrali del Lille mentre gli ospiti, quando sono in difficoltà nell'uscita palla al piede si appoggiano su Giroud, che si fa rispettare nei duelli aerei. Questa è un'altra differenza importante e non deve stupire che il primo tempo finisca 1-0 per gli ospiti.
ATTACCO A DESTRA - Il Lille attacca molto dalla propria fascia destra: Tsimikas si occupa dall'esterno offensivo destro, Correia, con il terzino destro, Meunier, libero inizialmente di arare la fascia destra. Nella prima parte del primo tempo, è El Aynaoui a dare una mano nelle scalate ma, dopo venti minuti di sofferenza, Gasperini chiede a Pellegrini di sacrificarsi: il numero 7 deve allargarsi in fase di non possesso e di seguire Meunier. Tsimikas può così occuparsi di Correia ed El Aynaoui agisce più centrale.
SECONDO TEMPO - La Roma fatica nel palleggio e, forse, avrebbe avuto bisogno dell'ingresso di Dovbyk al posto di Ferguson. L'irlandese fatica quando deve giocare solo spalle alla porta, senza poter giocare palloni puliti, come accaduto contro il Lille. L'ingresso di Dovbyk all'intervallo avrebbe potuto, probabilmente, agevolare la manovra dei giallorossi. Gasperini, invece, toglie via dal campo Tsimikas, anche lui in difficoltà, per mettere Rensch sulla fascia sinistra. Poco dopo, leva dal campo Hermoso per mettere Mancini. A metà ripresa, El Shaarawy dà il cambio a Pellegrini, stanco dopo il lavoro svolto in fase difensiva, mentre poi fanno il loro ingresso anche Koné, che dà fisicità, e Dovbyk, a poco più di 10 minuti dal termine. L'ucraino, al di là dei rigori calciati male, si mostra subito più utile dell'irlandese spalle alla porta. Genesio, invece, nel corso della ripresa toglie Giroud mettendo giocatori freschi e veloci in avanti. Facendo così, perde di fisicità ma prova a pungere in contropiede, mettendo la Roma in difficoltà in un paio di occasioni, ma l'imprecisione dei francesi e la bravura di Svilar evitano il peggio.






