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tmw / roma / Il corsivo
Il rinnovo di Paratici la scelta più logica per la continuità del nuovo ciclo JuventusTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 3 marzo 2021, 22:30Il corsivo
di Marco Conterio

Il rinnovo di Paratici la scelta più logica per la continuità del nuovo ciclo Juventus

La logica vuole che ai progetti serva tempo e quello Juventus è appena rinato. È ripartito dopo i successi tra i confini e i pianti d'Europa. Ha fallito il salto triplo, perché l'arrivo di Cristiano Ronaldo chiamava senza dover fare panegirici il massimo alloro continentale. E invece no. E invece l'Ajax, allora Matthijs de Ligt. Nulla. E invece no, la Champions che è una chimera e pure il Porto in questa stagione sembra l'ennesima salita complicata da scalare. La Juventus è uscita da favorita in passato sicché ha scelto Andrea Pirlo. Tra necessità e virtù, perché la scelta è stata fatta per idee ma anche perché meno onerosa di altri nomi. L'antefatto è necessario per raccontare perché questa Juventus sia intenzionata a rinnovare con Fabio Paratici ma anche del resto del management societario con Federico Cherubini e il resto del comparto mercato. Sembra andare in distonia con l'andamento in Serie A e in Europa dei bianconeri ma vale proprio il contrario.

L'anticipazione di TMW: Paratici più vicino al rinnovo con la Juventus

L'inizio di qualcosa La verità è che questa Juventus non è quella rivoluzione che in molti speravano. Pirlo si è rifugiato nell'abito di Allegri, ovvero nella solidità e costanza tattica, per uscire dal momento difficile. E c'è riuscito. Si è aggrappato a Cristiano Ronaldo, come ha fatto in precedenza Sarri, quando non è riuscito a superare lo scoglio della qualità. Più che qualcosa di copernicano, quello di Pirlo è quel che tutti gli altri uomini e guide tecniche son costretti a fare. Un percorso. Una strada. Partendo dalla cima, è vero, e per questo ogni inciampo sembra un precipizio e una caduta. Però le parole che son sembrate di rottura totale col passato dove vincere è l'unica cosa che conta, e invece no, da parte di Paratici, sono la prosecuzione logica di questo discorso. La Juventus ha iniziato un percorso. Vuol farlo vincendo da subito, in Italia, in Europa, perché non può puntare a obiettivi differenti. Però non farlo non deve rappresentare un dramma, soprattutto se si è alla fine e dunque all'inizio di qualcosa.


Ora la priorità è trovare una soluzione al caso Dybala

Perché cambiare? Già, stante il ragionamento. Perché cambiare? Paratici ha sbagliato degli acquisti, che non hanno reso o stanno rendendo. Rabiot è la copertina da una parte, McKennie però è viceversa il simbolo delle idee che funzionano. Pazienza, coi giovani: per adesso funziona a singhiozzo con Kulusevski. Però chi grida a gran voce il nome di Fagioli o rimprovera il mancato acquisto di Haaland dal Molde o dal Salisburgo, come può non dar tempo ai talenti come lo svedese? Tutto e subito, vizio del calcio e del commentatore italiano. O forse anche della Juventus che a rincorrere non è abituata e che non ha neppure saputo spiegato che forse quest'anno non sarebbe stato tutto come negli scorsi anni. Non sono mancati gli errori ma nove Scudetti di fila, in dieci anni di gestione per Paratici, prima con Marotta e poi con Cherubini, non arrivano per caso. Sono frutto sì della potenza economica ma anche della forza delle idee. La Juventus ha avuto un trait d'union che è stata il filo conduttore di tutti questi cicli che si sono aperti, chiusi e son ripartiti. Buffon e Chiellini. Il tempo passa per tutti, questo è l'anno dove più che mai la Juve se ne sta accorgendo. Ma sta anche iniziando qualcosa di diverso, di nuovo, con Pirlo in panchina. Sembra un paradosso ma a questa nuova Juve serve tempo e magari passerà anche da delle delusioni e da schiaffi che sembrano difficili da accettare. Per questo la strada del rinnovo degli uomini mercato sembra la scelta più logica. Per le spalle larghe di chi sa già come ripartire.

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