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Atalanta, stessa strategia e stessi soldi spesi: primi segnali dall'erede di Retegui

Atalanta, stessa strategia e stessi soldi spesi: primi segnali dall'erede di ReteguiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 10:38Serie A
di Raimondo De Magistris

Nikola Krstovic nel pomeriggio di ieri ha tagliato un traguardo non banale. Grazie ai suoi primi gol con la maglia dell'Atalanta, la doppietta realizzata sul campo del Torino, il centravanti di Golubovci è salito a quota venti reti in Serie A ed è diventato il terzo miglior marcatore montenegrino nella storia del nostro campionato. Ha raggiunto un simbolo del calcio degli anni '90 come Dejan Savicevic, uno dei grandi campioni del miglior Milan di Silvio Berlusconi.
Per Krstovic non sarà semplice adesso scalare ulteriormente questa classifica: al secondo posto c'è Stevan Jovetic con 41 gol, al primo il nuovo commissario tecnico del Montenegro. Quel Mirko Vucinic che nel nostro campionato ha realizzato ben 96 reti.

Però al netto dei dati, dei numeri e dei record Krstovic aveva bisogno di sbloccarsi per inserirsi a pieno regime nel nuovo progetto. Di un pomeriggio come quello di ieri per iniziare a scrivere la sua storia con la maglia dell'Atalanta. La Dea l'ha scelto per raccogliere un'eredità non banale, per sostituire quel Mateo Retegui che lo scorso anno ha vinto la classifica cannonieri della Serie A realizzando venticinque reti. Che un anno dopo esser stato acquistato dal Genoa per ventidue milioni di euro più tre di bonus è stato ceduto all'Al-Qadisiya per 67 milioni di euro. La seconda cessione più remunerativa della storia dell'Atalanta dopo Rasmus Hojlund.

Retegui nell'estate 2024 fu acquistato in fretta e furia dopo il brutto infortunio capitato a Scamacca nel mese di agosto. Appurato che l'ex West Ham non sarebbe più potuto scendere in campo per il resto della stagione, l'Atalanta nel giro di 72 ore definì il suo arrivò dal Genoa. In quella occasione la Dea decise di puntare su un centravanti che già conosceva la Serie A, la stessa strategia adottata questa estate seppur con tempi diversi.
Già, perché Tony D'Amico e Luca Percassi nell'ultima finestra di calciomercato hanno prima valutato diversi profili della Premier League, ma alla fine per sostituire Retegui hanno puntato su chi nelle due stagioni precedenti aveva trascinato il Lecce alla salvezza coi suoi gol. E ci hanno investito esattamente gli stessi soldi spesi dodici mesi prima per l'attuale bomber della Nazionale: 25 milioni di euro. Con la speranza, ovviamente, che la storia possa ripetersi.

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