L'Inter soffre ma alza la testa. Chivu ammette: "Gestita anche la paura"

Un po’ di paura, vecchi fantasmi di rimonta e tre punti pesanti. C’è di tutto nella serata di San Siro in cui l’Inter batte il Sassuolo 2-1 e trova la seconda vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. Un ritrovato Dimarco, autore dell’1-0 su assist di Sucic, al secondo passaggio chiave del suo campionato. Un propositivo Pio Esposito anche se troppo confusionario e il rientro in campo di Lautaro Martinez con il piglio giusto. Si vedono anche un po’ di tremori, in un finale alimentato dall’incertezza dopo il blitz di Cheddira che fa gelare il Giuseppe Meazza. Tanto da lavorare per Cristian Chivu ma vincere fa vedere tutto con il bicchiere mezzo pieno.

Pio Esposito, luci e qualche sbavatura. Ma la strada è quella giusta
Inutile girarci intorno. Con la panchina di Lautaro Martinez gran parte degli occhi erano concentrati su Pio Esposito, alla seconda gara da titolare dopo la trasferta di Amsterdam. Sembra voler spaccare il mondo il numero 94 e il suo primo tempo vede qualche appoggio sbagliato e un po’ di imprecisione. Meglio nella ripresa dove le occasioni non mancano ma la rete non arriva. Esce tra gli applausi di San Siro. Ma si deve scrollare di dosso quell’ansia da gol tipica del centravanti. Soprattutto se gli anni all’anagrafe sono ancora 20. Beata gioventù.

Chivu e la gestione del finale: “Abbiamo gestito la paura”
Quando Cheddira ha trovato il pertugio per il 2-1, nella mente dei giocatori dell’Inter, probabilmente, c’è stato il flash bacjk alla trasferta di Torino. La rete del Sassuolo ha scombussolato emotivamente una squadra che, fino a quel momento, aveva rischiato poco o niente sulle transazioni neroverdi. “Bisogna anche saper soffrire e dovevamo chiuderla prima. Nel finale abbiamo gestito la paura”. L’Inter sta uscendo dal tunnel. Ma deve ancora ritrovare la serenità dei tempi migliori.