Bisseck: "Al Colonia non mi hanno dato il benvenuto tra i professionisti. Ecco com'è andata"

Yann-Aurel Bisseck, difensore dell'Inter, ha rilasciato un'intervista al portale GeissBlog, dedicato al Colonia, squadra in cui è cresciuto a livello calcistico ma senza riuscire ad imporsi una volta per tutte, tanto da essere finito poi a giocare in Danimarca, nell'Aarhus. Soffermandosi sulla sua esperienza tedesca in questa prima parte dell'intervista (domani esce la seconda dedicata all'Inter), Bisseck ha così ricordato:

"Gli ultimi contatti risalgono al 2019/20, quando ero in prestito in Olanda. Non mi hanno mai parlato molto, non mi sentivo desiderato neanche prima degli infortuni e delle esperienze fallite in prestito. Io, come altri giovani, avrei voluto più attenzioni. Se i responsabili pensavano che non avessi le qualità necessarie, avrebbero potuto dirmelo prima. Insomma, in sostanza non mi sentivo il benvenuto", ha spiegato Bisseck, prima però di concludere che "questo ormai fa parte del passato".

Prosegue quindi Bisseck: "Dopo avermi fatto firmare il primo contratto da professionista, siamo stati portati al campo di addestramento ma dopo la prima settimana ci è stato detto che l'allenatore non aveva intenzione di farci giocare. Mi sono chiesto perché avessi firmato... Da quella vicenda ho imparato, non devi parlare solo con i dirigenti ma anche con l'allenatore. Però il club non mi ha fatto niente, amo ancora il Colonia, lo tifo e guardo quasi tutte le partite".

Quindi, in conclusione, Bisseck fornisce alcuni dettagli sul suo trasferimento: "Nel mio contratto di allora c'era una clausola per il 10 o 15%. Da professionista l'avventura non ha funzionato ma sono comunque cresciuto in quel club per dieci anni, per me hanno fatto molto".