Solo in Italia siamo capaci di contraddire Luis Enrique, Arteta, Rice, Del Piero e ogni grande campione sul miglior portiere al Mondo. Gianluigi Donnarumma ha già scelto il futuro e ha fatto le prove generali... Per la Norvegia

Quando Martin Odegaard ha concluso a botta ferma, forte e sicura col sinistro da fuori area, a pochi vagiti dal via di Paris Saint-Germain contro Arsenal, ha visto un fantasma. Verde, alto, rapido. Una ghigliottina, nel cadere, nel precipitare dall'alto dei pali al verde dei prati. La parata di Gianluigi Donnarumma è stata meravigliosa, tanto violenta e spettacolare che ha pure rischiato di farsi male alla spalla sinistra. "E' stato incredibile", ha detto Declan Rice. "Avere uno come lui è fondamentale", parole e musica di Luis Enrique. "Ha fatto la differenza", firma Mikel Arteta. "Un fenomeno", Clarence Seedorf. "Fa parate straordinarie", Alessandro Del Piero. E poi ancora tanti, tutti concordi. Grandi allenatori, grandi giocatori, grandi campioni, grandi avversari, grandi compagni di squadra. Eppure...
Eppure in Italia siamo capaci di criticare il miglior portiere al Mondo. Che ha imparato dai suoi errori. L'ultimo grossolano con la Nazionale, quella protesta poco da leader, poco da uomo che deve restare sempre lucido. C'è da scommetterci, non accadrà mai più. Gigio sa riconoscere gli sbagli, sa farne tesoro, sa come non ripeterli. 'Ha problemi sulle uscite' dicono in molti. Tecnicamente è quasi perfetto in tanti fondamentali, questo non spicca tra le sue migliori virtù. Ma ha un coraggio infinito nel provarci sempre e comunque, da padrone assoluto dell'area piccola e pure di quella grande. Un'uscita a vuoto su cento significa averla pure tentata, avere anche la scelerata spregiudicatezza dei più grandi.
Donnarumma ha fatto le prove generali per la Norvegia, Odegaard ne sa qualcosa ed è avvertito. E' potenzialmente anche uno dei contendenti per il Pallone d'Oro, perché dovesse vincere la Champions da protagonista... Dimentichiamo troppo rapidamente che abbiamo vinto un Europeo dove è stato l'MVP dell'intero torneo. Il Miglior Giocatore Di Un Europeo Vinto. Lo scriviamo con le iniziali maiuscole, per farlo ancor meglio notare, lettere prime per un numero primo. Uno. E ha già scelto il futuro, lui che è in scadenza, lui che vive in simbiosi con l'agente Enzo Raiola che pure due sere fa lo osservava e accompagnava dagli spalti del Parco dei Principi. Per un'altra serata da Re. "Ho ancora un anno di contratto, c'è tempo per parlare di rinnovo: sanno come sto qui, la scelta è tutta della società: c'è solo da firmare". La palla è nel campo di Al-Khelaifi e di Luis Campos. Difficilmente riusciranno a segnare un addio...
