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Da Fonseca a Dzeko, Roma-Shakhtar tra amarcord e obiettivi

Da Fonseca a Dzeko, Roma-Shakhtar tra amarcord e obiettivi TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 10 marzo 2021, 08:30Serie A
di Dario Marchetti

Non è il derby, ma Roma-Shakhtar non può essere una partita come le altre. Non lo sarà per Fonseca, il quale ha passato tre anni in Ucraina vincendo tutto, e non potrà esserlo per Mkhitaryan che a Donetsk ha strappato il pass per presentarsi al grande calcio trasferendosi successivamente al Borussia Dortmund. Non sarà una semplice gara di Europa League neanche per la Roma che, tre anni dopo l’ultima volta, incrocia lo Shakhtar. Mille e novantaquattro giorni dopo (era il 13 marzo 2018), tutto è cambiato in casa giallorossa. L’allenatore è quello che all’epoca sedeva sulla panchina avversaria, la proprietà è diversa (sono arrivati i Friedkin) e dell’undici titolare di quella sera solamente due sono i calciatori rimasti in rosa: Fazio e Dzeko. Entrambi, anche se per motivi diversi, non ci saranno giovedì all’Olimpico. L’argentino è ai margini del progetto giallorosso e non è stato inserito nella lista Uefa, mentre il bosniaco è alle prese con una lesione muscolare che lo terrà fuori ancora qualche giorno. Dunque a differenza di tre anni fa, almeno nella gara d’andata, Edin non potrà essere decisivo. Con Di Francesco, dopo la sconfitta per 2-1 in Ucraina, bastò l’1-0 all’Olimpico.

Una vittoria, quella del 2018, che diede il via alla cavalcata Champions, conclusasi solamente in semifinale contro il Livepool, poi diventati campioni d’Europa. Tre stagioni dopo la Roma vuole riconquistare l’accesso alla coppa intercontinentale più importante. Per il prestigio e per le casse di un club messe ancor più alle strette dalla pandemia. Per questo centrare uno dei primi quattro posti a fine stagione è fondamentale, ma Fonseca non vuole lasciare nulla al caso e nonostante sia consapevole di quanto possa essere complicato vincere l’Europa League, vuole andare avanti il più possibile perché in caso di mancato piazzamento tra le prime quattro, vincere a Danzica può rappresentare un piano B per entrare in Champions. Difficile? Assolutamente, ma battere lo Shakhtar significherebbe già eliminare una diretta concorrente alla vittoria finale.

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