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Bonfiglio il tormentone social: “Bravo Santoro, in A con merito. E io sogno di allenare”

ESCLUSIVA TMW - Bonfiglio il tormentone social: “Bravo Santoro, in A con merito. E io sogno di allenare”
domenica 7 febbraio 2021, 17:33Serie A
di Alessio Alaimo

Alberto Santoro ha diretto questo pomeriggio Udinese-Verona. L’esordio in Serie A per il fischietto siciliano fa tornare indietro di dieci anni. Campetto di periferia, Sinagra-Rocca di Capri Leone. Calcio di punizione dal limite dell’area concesso proprio da Santoro . Della battuta se ne incarica per il Sinagra Simone Bonfiglio. “Come si chiama? Non mi viene”, urla il telecronista. All’improvviso gol. Segna lui, il tormentone social. Bonfiglio. “Ricordo il momento - ammette Bonfiglio intercettato da Tuttomercatoweb - quando dieci anni fa Santoro ha fischiato quella punizione. E oggi meritatamente è arrivato in Serie A”.

All’epoca faceva gol e incantava nei campetti di periferia. È diventato un tormentone. Oggi cosa fa Simone Bonfiglio?
“Il calcio ai tempi era più una passione. Bisogna conoscere i propri limiti e sapere dove si può arrivare. I miei obiettivi erano altri. Oggi con delle riviste letterarie e giornali online, collaboro con una casa editrice e in estate uscirà il mio primo romanzo. Ho già il patentino da allenatore fino alla Serie D e sto pensando di diventare giornalista, è un altro mio obiettivo”.

Dunque se tutto andrà bene, la rivedremo ancora nel calcio...
“Seguo tutto. Cerco di guardare più partite possibili, la sera vedo tutto. È più di una passione. Lavoro per il tesserino da allenatore. Spero anch’io di arrivare tra i professionisti come Santoro, oggi posso allenare fino alla D, mi piacerebbe intraprendere una nuova carriera”.

Santoro oggi come ha diretto la partita?
“Ha avuto personalità. Non ha sentito l’ansia dell’esordio. Dieci anni fa aveva ventuno anni, dopo cinque minuti c’è stato un episodio in cui è stato espulso il nostro difensore. A ventuno anni ha avuto grande umanità consolando il mio compagno che era scoppiato in lacrime. Ma non poteva farci nulla, era giusto sanzionarlo con il rosso”.

Leí suo malgrado è diventato un tormentone social.
“Nel 2014 quando è uscito il video non conoscevo la pagina di Calciatori Brutti, poi mi cominciarono ad arrivare una serie di richieste di amicizia. Non capivo. Mi hanno spiegato alcuni amici. E oggi ovunque vada mi chiedono ‘ma tu sei quel Bonfiglio?’”.

Dieci anni dopo quella punizione, i suoi obiettivi?
“Voglio arrivare. Con la scrittura o fare l’allenatore professionista. Santoro ha meritato questa ascesa professionale, oggi una parte di me, di noi, era a Udine con il cuore. Io spero di trovarmi ancora al posto giusto al momento giusto. Proprio come dieci anni fa”.

© Riproduzione riservata
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