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Fabregas: "Inter troppo forte. Resto? Como continuerà anche senza di me dopo 10 anni"

Fabregas: "Inter troppo forte. Resto? Como continuerà anche senza di me dopo 10 anni"TUTTO mercato WEB
ieri alle 23:47Serie A
di Yvonne Alessandro

23.31 - Il Como viene travolto dall'Inter 0-2 al Sinigaglia, finendo in 10 contro 11 per l'espulsione di Reina a fine primo tempo. A breve Cesc Fabregas, allenatore dei lariani, in conferenza stampa. Segui la diretta testuale di TMW.

23.31 - Inizia la conferenza stampa: "L'Inter è troppo forte, devo congratularmi col Napoli perché vincere uno scudetto contro di loro è una grande cosa. Oggi senza molta qualità e senza creare pericoli incredibili, ma in 10 abbiamo tirato 18 volte. È la minima cosa che posso chiedere da allenatore, abbiamo provato ma è molto difficile con il palleggio dell’Inter, un livello altissimo. Ma i ragazzi hanno avuto voglia di far vedere cosa vogliamo diventare. Se Cutrone avesse fatto quel gol, magari sarebbe stata un'altra partita".

Alla fine della partita lo stadio ha celebrato Reina e Iovine, uno per la grande carriera fatta e l'altro per i sei anni di fila qui.
"Siamo una famiglia, è difficile creare un ambiente del genere nel calcio di oggi. Dobbiamo crederci e continuare: siamo una società piccola, che sta crescendo a passi molto grandi. Tutti siamo pronti per continuare in avanti".

Senti di garantire la tua permanenza e quella di Nico Paz?
"Lo ripeto: io non sono importante, se resto o meno. Il Como continuerà dopo 10-20 anni anche senza di me, io no perché andrò a lavorare in un altro posto tra un anno, dieci anni e venti anni. Mio figlio qua, che mi chiede perché non sono a casa, darò sempre il massimo qua per convincere tutti che sono la persona giusta per questo progetto. Ma dobbiamo migliorare tanto, in campo si è visto che siamo molto lontani dall'Inter".

Che step in più deve fare il Como per alzare l'asticella?
"Non lo so, un allenatore è molto bravo quando ha giocatori molto bravi. Noi dobbiamo essere bravi a metterlo nel contesto giusto, per loro sentirsi bene e andare al campo nella migliore condizione, ma normalmente quanto più forte sei più chance hai di vincere le cose. Oggi la squadra ha fatto il massimo. Loro sono migliori di noi, fa male ma bisogna accettare la realtà. Per migliorare e crescere in futuro".

Il Como poteva fare di più questa stagione o al massimo così?
"Io posso sempre dare di più. A 8 anni perdevo una partitella e andavo a piangere. Sicuramente non dormirò oggi, proverò a staccare un po' però con 2-3 giorni con mia moglie e migliorare, anche se so che sarà difficile perché mi conosco. Però questa è la nostra passione. La sconfitta fa male ma continueremo a crescere e migliorare".

Cosa apprezza di più della sua squadra?
"Non mollano mai. Ci credono. Sentono di essere individualmente migliori di noi, provano a giocare, a trovare lo spazio giusto, sempre con la nostra idea. Questa è stata la forza. Non abbiamo mai mollato, fatte 9 partite senza vincere ma abbiamo continuato a lavorare. Alla fine dopo 1-2-3-4 anni con un gruppo più forte si deve ripartire e ripartire, ma consolidando il gruppo, dal giorno uno con la squadra fatta si potrà fare bene".

Dove l'ha perso lo Scudetto l'Inter?
"Non lo so, l'Inter non è la mia squadra, non posso rispondere. Analizzando tante partite l'Inter la qualità dei giocatori è altissima, sono una squadra fortissima e per me è la migliore d'Italia, senza dubbio. Una delle migliori d'Europa. Il palleggio, la conduzione, la fisicità... troppo forte. Però mi piace. Ma noi dobbiamo continuare a migliorare e arrivare ad un livello superiore".

23.41 - Finisce la conferenza stampa.

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