Fiorentina, la finale di Conference League come ultimo ballo per molti protagonisti

La Fiorentina vuole concludere in bellezza la propria stagione e alzare al cielo quello che sarebbe il primo trofeo del club a distanza di ventitré anni dall'ultimo, oltre sessanta dall'ultima affermazione in campo europeo. La finale contro l'Olympiacos sarà per molti dei protagonisti viola l'occasione per scrivere una pagina di storia personale e per la squadra toscana, oltre che la chance per chiudere al meglio la propria avventura a Firenze.
Al di là della questione che riguarda il tecnico, quell'Italiano il cui futuro in viola appare più che mai in bilico, ci sono diversi calciatori in aria di dare l'addio. Rientreranno alle basi Juventus e Roma dai rispettivi prestiti Arthur e Belotti, due protagonisti annunciati del match, anche Bonaventura (altro candidato titolare) potrebbe essere all'ultimo ballo con i colori della Fiorentina indosso. Stesso discorso persino per capitan Biraghi, il cui futuro non sembra certo fino in fondo.
Lo stesso capitano ha così tratteggiato per esempio in conferenza stampa il destino del suo tecnico: "Date per scontato che vada via di sicuro... Finché non ci comunica niente, se vado a dirgli di rimanere può rispondermi: 'Ma che caz?'. Però sentivo che nell'ultimo mese chiedevate lui di voci... Le risposte che lui dà, che pensa al campo, sono realtà. Abbiamo una finale da fare, ma al di là di quello fino a 48 ore fa c'era un altro obiettivo, mettere in cascina la Conference per un altro anno. E poi la scomparsa di Joe... Talmente tante le cose cui pensare che è complicato. L'unica cosa che posso dire è: intanto domani facciamo quello che dobbiamo. Cercheremo a tutti i costi di vincere, per noi: si è creata un'alchimia talmente bella che è troppo importante omaggiarla con la coppa. Poi quando il mister ci comunicherà cosa fare, ci penserò. Quanto ha fatto in questi 3 anni è sotto gli occhi di tutti e se dovesse andare via ci dispiacerebbe tantissimo".
