L'esilio dorato di Osimhen gli fa giocare comunque la Champions League

"Pensateci: è insufficiente per esprimerlo abbastanza, ma le somme che Victor ha rinunciato per venire qui sono davvero enormi. Ha rinunciato a una somma a cui nessun altro giocatore rinuncerebbe mai, e siamo molto felici di averlo". Le parole del vicepresidente del Galatasaray Abdullah Kavukcu inquadrano la realtà, visto che Osimhen aveva offerte dall'Arabia Saudita. Ma non dicono tutto. "Non abbiamo mai compromesso la nostra posizione; abbiamo dimostrato la nostra forza. Grazie a Dio, non stiamo firmando il contratto di Victor lasciando un debito per il futuro. Questo è un incredibile motivo di orgoglio per noi; al contrario, abbiamo depositato il contratto di Victor come capitale nelle casse del Galatasaray".
La realtà è che Osimhen ha firmato un contratto da 21 milioni a stagione grazie ai grandi sponsor che stanno inondando il campionato turco. Nessuno, in Europa, era pronto a fare una proposta del genere. Ed è il motivo per cui Osimhen è tornato in Turchia, come capitato già a Icardi qualche anno fa. Quando arrivano proposte fuori regola - ma che permettono di giocare comunque la Champions - ecco che la Super Lig diventa improvvisamente un campionato più che interessante, dove i giocatori vogliono andare.
Perché gli stadi sono strapieni e, soprattutto, si può giocare la Champions League. Più difficile, invece, tornare in Europa in grandi squadre come Real Madrid o Barcellona. Semplicemente perché servirebbe rinunciare a troppi soldi.
