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Ezio Brevi: "Nel Girone C il Catania è la squadra da battere. Triestina? Fa male vederla così"

Ezio Brevi: "Nel Girone C il Catania è la squadra da battere. Triestina? Fa male vederla così"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
ieri alle 22:04Serie C
di Daniel Uccellieri
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TMW Radio / A Tutta C
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Ezio Brevi, tecnico che in carriera ha allenato anche la Ternana e che da giocatore ha vestito, tra le altre, le maglie di Catania e Triestina, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.

Partiamo dalla Ternana, perché la situazione è particolare: l’anno scorso una stagione sfortunata, con la sconfitta col Pescara che poteva proiettarla in Serie B. Da lì si è azzerato tutto: è tornato Mammarella, c’è un passaggio di proprietà che – come ha detto oggi il sindaco Bandecchi – dovrà avvenire entro il 16 ottobre, e in arrivo ci sono anche due punti di penalizzazione per un ritardo nel pagamento degli stipendi. Si sta ricostruendo la rosa con Liverani, che è rimasto un punto fermo.
"Sì, è una situazione complicata, perché nessuno si sarebbe aspettato che, dopo il finale dello scorso campionato, potessero esserci sviluppi del genere all’inizio della stagione successiva. C’è grande delusione, credo, da parte di tutti, tifosi compresi: siamo passati dallo sfiorare la promozione in Serie B – secondo me meritata sul campo – a ritrovarci in questa complicazione societaria che non aiuta nessuno. Manca chiarezza e i segnali, al momento, sono solo di precarietà. Mi auguro che arrivi un colpo di reni e una risoluzione che riporti fiducia, perché ora la preoccupazione è tanta.

Bandecchi ha detto: “Si giocherà in Serie C, i due punti di penalizzazione non sono un dramma, va tutto bene”. Però la squadra va ricostruita e con il passaggio di proprietà previsto a campionato già iniziato – entro il 16 ottobre – è chiaro che le prospettive cambiano. Doveva essere una stagione di riscatto, ma diventa più complicato, con una rosa quasi tutta nuova.
"È vero. Di solito si cerca di pianificare per tempo la stagione, invece qui ci sarà una partenza in rincorsa, anche in classifica. Mi auguro che i punti di penalizzazione non creino un gap troppo grande sin dall’inizio. Il problema, però, si potrà affrontare davvero solo quando la società troverà stabilità. Ecco, ora la vera preoccupazione è capire se ci sarà continuità e solidità societaria. Anche perché la Ternana, con Bandecchi, ha già dimostrato di avere una forza economica importante, pur tra tante vicissitudini. Quello che pesa, secondo me, è che in Serie C chi punta a vincere spende in modo esagerato, con costi spropositati per la categoria. Oggi è difficile trovare un imprenditore disposto a lanciarsi in un’avventura così, sperando di rientrare dell’investimento. La Serie C parla chiaro: lo avete detto anche voi, sono tante le squadre che vacillano e soffrono, e fa impressione vedere piazze importanti in difficoltà. La storia, a volte, diventa un peso: c’è l’urgenza di fare subito risultato e non è facile trovare investitori pronti a spendere, sperando almeno di rientrare delle spese in tempi brevi".

Il Catania ha fatto un mercato interessante, è una delle favorite per il Girone C?
"Sì, per come stanno allestendo la rosa, oggi il Catania è la squadra da battere. Basta guardare i nomi e lo sforzo economico fatto. Ma attenzione: non si può dare per scontato nulla. È successo anche l’anno scorso che, pur con una rosa importante, il Catania abbia avuto difficoltà. Il Girone C è un girone di fuoco: Benevento, Crotone, Salernitana, tutte squadre che magari non si espongono troppo, ma puntano a vincere. Servono giocatori pronti, capaci di affrontare pressioni enormi: al Sud ci ho giocato e sono esperienze che ti segnano, ma che danno anche tanto dal punto di vista umano".

E Toscano? Tecnico esperto, grandi aspettative, ma anche continuità nel progetto.
"Per Toscano parla la sua storia: è un allenatore che ha vinto campionati, ha le idee chiare, è carismatico. Secondo me a Catania ci sono tutti i presupposti per fare una grande stagione".

L’anno scorso la Triestina era partita tra le favorite e si è salvata grazie a Tesser, ma oggi è il caos assoluto
"Sì, è incomprensibile. Trieste è una piazza storica e vedere che la società non è pronta nemmeno per il ritiro, e sentire parlare addirittura di 19 punti di penalizzazione, mette tristezza. Io a Trieste ho vissuto un’esperienza bellissima: è un contesto che non è da Serie C. Vedere che non si trova una società capace di dare continuità e programmazione fa male".

Mister, tra le neopromosse chi ti incuriosisce? Casarano, Forlì, Sanbenedettese, Bra, Guidonia, Ospitaletto, Dolomiti Bellunesi, Siracusa?
"Mi incuriosisce la Sanbenedettese. È una piazza di fuoco, hanno un bellissimo stadio. Conosco queste realtà: riescono a tirare fuori dai giocatori qualcosa in più perché vivi la settimana con la giusta pressione e l’attenzione del pubblico. Sapere che la Samb è tornata nella categoria giusta mi fa piacere e spero possa fare bene in Serie C".

E torna anche un derby dopo 39 anni con l’Ascoli…
"Eh sì, derby di fuoco. Sono partite che ti fanno capire quanto sia bello avere il supporto dei tifosi. Anche in categorie inferiori ci sono ambienti esaltanti ed esigenti, che vogliono tornare in alto".

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