FOCUS TMW - Italia, da chi ripartire? I terzini: aspettando Spina, Udogie il futuro a sinistra

Nella conferenza stampa di oggi Roberto Mancini ha annunciato che da giugno verranno inseriti nuovi calciatori nel gruppo azzurro. Dopo la sconfitta contro la Macedonia del Nord, l'Italia è destinata a cambiare faccia, a voltare pagina: chi può entrare nel gruppo azzurro già dalla gara del 1° giugno contro l'Argentina? Chi è da seguire in prospettiva? Oggi su TMW analizziamo la situazione ruolo per ruolo.

I TERZINI



Chi c'è ora. Iniziamo dalle ultime convocazioni, con un'aggiunta: Leonardo Spinazzola è parte integrante del gruppo azzurro e lo sarà a tutti gli effetti non appena recupererà in pieno dal brutto infortunio patito agli europei. Per il resto, l'unica vera certezza è Giovanni Di Lorenzo, che oggi è al top nel ruolo anche a livello internazionale e nel 2026 avrà trentatré anni. Con loro, ecco Alessandro Florenzi ed Emerson Palmieri già campioni d'Europa, più Cristiano Biraghi e Mattia De Sciglio aggregati nell'ultima tragica missione palermitana. Capitolo età: solo Florenzi ha già scavallato i trent'anni, di conseguenza l'anagrafe in questo reparto non sarà il principale motivo di rinnovamento, almeno nel breve e medio periodo. Per tutti decideranno le prestazioni, con le dovute gradazioni: più complicato difendere l'azzurro per De Sciglio, più facile per Emerson o lo stesso Florenzi che il ct ha sempre tenuto in gran credito anche per la notevole duttilità tattica.

Chi può entrare da giugno. Il nome più ovvio è quello di Davide Calabria, anche se la permanenza di Mancini complica le cose: il commissario tecnico - che lo ha comunque fatto esordire in Nazionale - lo ha preso in considerazione solo a corrente alternata. Rimanendo a Milano, è da capire il futuro tattico di Federico Dimarco: all'Inter, Inzaghi lo sta inquadrando come terzo di difesa, ma nasce sulla fascia e chissà non vi ritorni. A sinistra con la Juventus sta trovando sempre più spazio Luca Pellegrini, dimenticati i problemi fisici di inizio carriera. Bergamo è la grande occasione di Giuseppe Pezzella, mentre il più giovane del lotto è anche uno di quelli che gioca con maggior continuità: Destiny Udogie, 2002 terzino sinistro dell'Udinese, è sul taccuino di diverse big. Molto ricca la fascia mancina: ci sono anche Fabiano Parisi dell'Empoli e Andrea Cambiaso del Genoa. A destra la sorpresa stagionale è Raoul Bellanova, in prestito al Cagliari dal Bordeaux. Completa il lotto degli "azzurrabili" nel corto periodo Simone Bastoni: non giovanissimo - classe '96 - ma allo Spezia è per il secondo anno consecutivo tra i migliori laterali mancini di tutta la Serie A. Sempre a sinistra, a Empoli ma di proprietà del Sassuolo, ha fatto ottime cose Riccardo Marchizza.

Chi sono i giovani più interessanti. Qui si entra nel campo dei giovanissimi. L'exploit di Zaniolo resta però il miglior esempio di come la Nazionale, soprattutto se in panchina c'è Roberto Mancini, possa diventare trampolino di lancio. Alcuni sono già protagonisti della Serie A, pur se non da titolari: Alessandro Zanoli a destra è il futuro del Napoli, Riccardo Calafiori a sinistra ha già dimostrato con la Roma le sue qualità, anche se il prestito al Genoa non ha dato i suoi frutti in termini di continuità. Discorso analogo per Matteo Ruggeri, classe 2002 scuola Atalanta, al momento in forza alla Salernitana. Scendendo di categoria, è soprattutto in Serie C che si può pescare a piene mani. La terza serie ha già portato in Under 21 Antonio Candela, 2000, terzino destro del Cesena. Sulla stessa fascia in casa Turris sta ben figurando Davide Ghirlandi, classe 2001, mentre la Sampdoria punta molto su Emanuel Ercolano, anche lui terzino destro classe 2002 attualmente in prestito al Latina. Da monitorare con molta attenzione pure Tommaso Barbieri, 2002, alla Juventus Under 23; tra i giovanissimi, tornando in A ma nelle Primavera, si dice un gran bene di Filippo Missori, 2004 della Roma che Mourinho ha fatto esordire in Conference League.