Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 4 ottobre

NAPOLI, IL REAL MADRID IMPRESSIONATO DA OSIMHEN. MA DIPENDE DA MBAPPÉ. LAZIO, IL FUTURO DI SARRI NON È IN DISCUSSIONE A MENO DI CROLLI TOTALI. POI A GIUGNO SI VALUTERÀ. ADESSO LA FIORENTINA VUOLE BLINDARE MICHAEL KAYODE: CONTATTI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
La partita di martedì può essere un cambio di visione per il Real Madrid. Perché i dirigenti Galacticos sono usciti dal Maradona con la prestazione di Victor Osimhen ben delineata in mente. Una partita impressionante da parte del centravanti nigeriano che già negli scorsi anni era finito nel mirino dei madrileni, ma la presenza di Benzema prima e la possibilità di arrivare a Mbappé dopo - soprattutto nella prossima estate - hanno bloccato tutti i discorsi. E poi ogni anno c'è spazio per un solo grande acquisto da 100 milioni: visto quanto ha dimostrato Bellingham nella serata di ieri, forse non è stato un investimento del tutto sballato, anzi. Se è vero che la prossima estate sembra quella finalmente corretta per arrivare a Mbappé - anche se dipenderà il cammino in Champions League da parte del Paris Saint Germain - dall'altra Osimhen, a meno di rinnovare, rischia di essere a dodici mesi dalla scadenza contrattuale. In caso sarebbe altamente improbabile, se non impossibile, trattenerlo a Napoli se dovesse arrivare una proposta alta. Così il Real Madrid monitorerà la pista, accelerando nell'eventualità che Mbappé scelga di non andare al Bernabeu per la seconda volta, da svincolato. Anche questa sembra una situazione abbastanza improbabile, ma considerato che è già successa. È anche vero che Osimhen potrebbe essere il completamento perfetto di Mbappé, che preferisce partire defilato sulla sinistra con un attaccante boa davanti. Lo ha fatto, benissimo, con la Francia. Difficile pensare a un doppio colpo, a meno di non cedere uno fra Rodrygo e Vinicius Jr in caso di offerte monstre. Sembra però più fantacalcio, al netto della grande figura di Osimhen di ieri.
Maurizio Sarri non è in discussione e non lo sarà nemmeno nelle prossime ore. Nonostante il nervosismo che è palpabile nelle ultime settimane, basti vedere le risposte dell'allenatore nella conferenza stampa di martedì , anche se ha escluso la presenza del germe che l'anno scorso aveva citato dopo la sconfitta per 5-1 contro il Midtjylland. “Sembra strano a dirsi, visti i risultati, ma nel gruppo c’è un bel clima e bell’atteggiamento durante la settimana. Siamo fiduciosi, ma anche preoccupati perché non riusciamo a capire cosa ci sia successo. Un’idea ce l’ho ma la dico a loro, non a voi”. Quel che risulta è che Sarri, al netto della situazione che sta venendo a crearsi, non verrà sostituito. A parte che c'è ancora fiducia da parte del club, fra il direttore sportivo Angelo Fabiani e il presidente Claudio Lotito, ma in generale c'è anche una questione economica che è secondaria, sì, ma fino a un certo punto. Sarri percepisce 4 milioni di euro all'anno e ha ancora ventuno mesi di contratto, visto che scadrà il 30 giugno del 2025. Difficile pensare a un esonero a campionato (e coppe) in corso, ma non bisogna fossilizzarsi nella prossima estate: il giro di panchine potrebbe liberare anche quella di Sarri nel domino che andrà a innescarsi. In più c'è il fatto che lo spogliatoio è con l'allenatore, senza particolari problemi con nessuno. Quindi, al netto di crolli totali, il tecnico non verrà toccato.
La Fiorentina è pronta a blindare il giovane terzino Michael Kayode. Grande protagonista di questo avvio di stagione della squadra viola, il laterale classe 2004 che in estate s'è laureato campione d'Europa con l'Italia Under 19 è ora in trattativa con la società gigliata per prolungare e adeguare l'attuale contratto in scadenza il 30 giugno 2025. L'idea della Fiorentina - scrive il 'Corriere dello Sport' - è quella di prolungargli il contratto per due ulteriori stagioni, ovvero fino al 2027. L'attuale ingaggio di Kayode è di 30mila euro annui.
MAI COSÌ MALE DA 60 ANNI. IL CELTA DI BENITEZ È GIÀ IN CRISI E IL TECNICO RISCHIA IL POSTO. I RANGERS PRONTI AD ACCOGLIERE IN PANCHINA UN ALTRO EX CENTROCAMPISTA INGLESE: LAMPARD FAVORITO
L'ennesima rimonta subita potrebbe costare cara a Rafa Benitez. Il Celta Vigo, dopo Barcellona e Alaves, ha perso un'occasione preziosa anche contro il Las Palmas e ora la classifica preoccupa: per trovare l'ultima volta in cui il club galiziano era partito così male, sottolinea As bisogna tornare al 1995 o addirittura al 1959. E così, la posizione dell'ex tecnico di Napoli e Real Madrid non sembra essere più così salda. I suoi numeri sono impietosi: una vittoria in otto partite, tre nelle ultime 22 compresa la fallimentare esperienza con l'Everton. In poco tempo, Benitez ha trasformato l'entusiasmo in delusione a causa degli scarsi risultati ottenuti: inoltre, è finito sotto accusa per l'"immobilismo" mostrato nelle ultime tre sfide, dove non è riuscito a prendere contromisure nonostante la sua squadra abbia mostrato di essere in difficoltà nel finale.
La società ha sempre difeso l'allenatore, ricordando che il progetto tecnico è triennale: il nuovo presidente Marián Mouriño gli ha dato carta bianca nella ristrutturazione del club ma bisognerà vedere per quanto tempo riuscirà a tollerare questi risultati.
Dopo Steven Gerrard, un'altra leggenda inglese potrebbe sedersi sulla panchina dei Rangers di Glasgow. Secondo le informazioni riportate da The Sun, infatti, è Frank Lampard il candidato numero uno alla sostituzione di Michael Beale, esonerato domenica appena 10 mesi dopo aver assunto il ruolo. Il club scozzese ha preparato una lista di nomi, che comprende tra gli altri anche Steven Davis, Alex Rae, Steven Smith, Brian Gilmour e Colin Stewart, ma è l'ex tecnico di Everton e Chelsea il favorito.
