Verso l'Europeo - Mancini può portarsi il jolly fra attacco e centrocampo. Un anno fa era Zaniolo

Fra qualche mese sarà Europeo. Detto che una larghissima parte delle scelte è già stata fatta, il gruppo può essere ripartito fra tre portieri, quattro difensori centrali - magari uno in più che possa giocare sia centrale che a destra - e tre esterni, sei centrocampisti centrali e sei fra ali e attaccanti. Ne avanza uno che può essere un jolly. Il problema che si pone è: chi?
Da una parte c'è il possibile rientro di Nicolò Zaniolo, anche se Roberto Mancini ha frenato molto dopo il secondo infortunio al ginocchio nel giro di un tempo brevissimo. Forse meglio preservarlo e concedergli un momento di riposo in più, giusto per non salutare definitivamente una giovane promessa che attualmente rischia di non sbocciare per problemi fisici. Dall'altra c'è sia Moise Kean, capace di giocare su tutti i lati d'attacco. Magari Bernardeschi, che può fare sia la mezz'ala che l'esterno che il falso nove. Oppure Gaetano Castrovilli, più centrocampista che non attaccante, ma che può essere anche trequartista in un improvviso cambio di modulo.
L'Italia di Mancini comunque è bell'e pronta, con qualche piccola correzione, ma ha una sua identità e anche moltissime alternative. L'unico problema è davanti con Immobile e Belotti, con Caputo che scalpita ma che rischia di rimanere fuori. Così il jolly è ancora una situazione da vedere e da valutare fra le molte scelte di Mancini. E se un anno fa, prima del secondo infortunio, era sicuramente Zaniolo, ora la concorrenza è moltissima.
